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Il monastero induista, di particolare importanza per la sua struttura tipica del sud India e per la sua ricca rappresentazione iconografica e yantrica, ha paura di quello che sarà il futuro quando i lavori per la variante della A6 inizieranno
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di Aurora Bottino

SAVONA - Il rumore di un cantiere per una nuova autostrada potrebbe andare a disturbare la meditazione del Monastero Syami Gitanada Ashram, piccolo spicchio d'India nel savonese, ad Altare.

Il monastero induista, di particolare importanza per la sua struttura tipica del sud India e per la sua ricca rappresentazione iconografica e yantrica, ha paura di quello che sarà il futuro quando i lavori per la variante della A6 inizieranno. L'attività non sembrano sembra poter convivere con il silenzio e l'armonia richiesto dai responsabili del templio di Altare.

Il progetto di fattibilità è ancora al vaglio del ministero alle Infrastrutture, ma se arrivasse l'ok i lavori inizierebbero in poco tempo. Per la nuova variante dell'autostrada Torino-Savona si spenderanno 760 milioni di euro, con 7 km di nuovo tracciato che a partire dal Casello di Altare fino all'imbocco della galleria Vaneusa. L'obbiettivo è quello di concludere l'opera entro fine 2028.

Il monastero induista di Altare, che si trova in località Pellegrino, rischia quindi di finire da una parte accerchiato dal rigassificatore e dall'altro da un cantiere sempre in lavorazione. Il tempio fa però dell'equilibrio e della tranquillità punto centrale della sua attività: nel 1984 infatti è stato fondato come un "ashram", ovvero un luogo di pace, dove una piccola comunità di italiani, convertiti all'induismo, tuttora trascorre le proprie giornate in meditazione, praticando yoga, cantando i bhajans, i canti devozionali indù e coltivando un piccolo orto. Nel 2018 il savonese aveva accolto migliaia di induisti provenienti da ogni parte d’Italia e da mezza Europa per la festività di Ganesha Chaturthi.

La possibilità di rumore incessante ogni giorno crea quindi molto turbamento nella comunità. Sull'edizione savonese odierna della Stampa si leggono le parole del sindaco di Altare Roberto Briano, che si schiera dalla parte del monastero e attacca: "Cantieri impattanti come quelli ipotizzati per la variante della A6, che coinvolgerebbero appunto anche località Pellegrino, ben poco si abbinino con l'armonia e il silenzio che necessitano ad un Monastero che è tra i punti di riferimento religioso induista più importanti d'Italia. Me ne farò portavoce e, coinvolgendo ovviamente il sindaco di Altare".