LIGURIA - Il settore dell'edilizia anche in Liguria vive un periodo in chiaro scuro. Tanti i lavori iniziati che lo stop al superbonus e le difficoltà di reperimento dei materiali hanno lasciato in sospeso. Ma i tanti progetti legati al Pnrr portano le aziende a ricercare lavoratori per il settore. Tra la fine del 2023 e gennaio del 2024 secondo i dati forniti da Unioncamere sono previste 3.530 assunzioni solo alla voce costruzioni.
Personale che a volte però non è di facile reperimento per le diverse ditte presenti nel territorio, soprattutto quando si parla di addetti specializzati. Secondo i dati c'è un'alta percentuale di difficoltà nel trovare personale specializzato alle costruzioni e mantenimento di strutture edili: 81,5%. Un dato portato in alto soprattutto per la mancanza di candidati. Percentuale alta di difficoltà nel reperire operai anche per quanto riguarda gli addetti alle rifiniture delle costruzioni: 71,8%.
Tra gli aspetti che emergono in maniera marcata c'è quello dell'ingresso nel ciclo lavorativo di molti giovani, e si vedono anche le prime ragazze impiegate come ristrutturatrici e impiegate amministrative in un mondo tradizionalmente maschile.
Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl Liguria ricostruisce il quadro della situazione: "Le sfide sono tante e legate soprattutto alle opere previste dal Pnrr, dobbiamo essere bravi insieme all'Ance e alle associazioni datoriali per creare le figure che mancano. Parliamo di diverse specialità come muratori, coloritori, carpentieri ad esempio per la diga di Genova, escavatoristi, jumpisti, addetti al muletto, minatori, fuochini per le gallerie, pensiamo ad esempio alla gronda. Ma non solo: mancano anche geometri, ingegneri, ingegneri ambientali e architetti, in generale mancano figure legate all'edilizia green, abbiamo bisogno di figure tecnologiche". E proprio nella Filca Cisl si registrano new entry in rosa, un modo anche per allargare la presenza femminile all'interno del sindacato e del settore costruzioni in generale.
La crisi iniziata nel lontano 2008 ha portato molti a cambiare l'indirizzo di studio per dedicarsi ad altre attività. E allora la soluzione per trovare le figure mancanti la indica lo stesso Tafaria: "Abbiamo le quattro scuole edili a Genova, Savona, La Spezia e Imperia, dobbiamo puntare molto su di loro. Il Pnrr porterà tanto lavoro per i prossimi tre anni e abbiamo bisogno di un settore stabile che guardi al green. Dobbiamo rivedere le nostre abitazioni e le infrastrutture utilizzando sempre di più materiali come il legno, l'acciaio, il vetro e altri anche per abbattere l'inquinamento e avere un settore stabile nel lungo periodo. Per fare questo dobbiamo lavorare insieme ad Ance. Siamo già in ritardo e vogliamo che chi opera nel settore venga stabilizzato perché questo è un settore trainante dell'economia della Liguria e rappresenta un vero volano per la crescita".
IL COMMENTO
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