GENOVA - Entro il 2025 le piste ciclabili a Genova raddoppieranno dagli attuali 70 a 150 chilometri.
Le corsie per le bici diventeranno molto più lunghe con molti progetti già in fase esecutiva, come quello della ciclabile in Val Polcevera che collegherà la Fiumara a Pontedecimo attraverso un percorso di circa 14 chilometri che dovrebbe essere completato entro l'estate.
Genova sta lavorando per diventare sempre più 'bike friendly': già nel 2020 Genova era stata la seconda città in Italia dove sono state realizzate più piste ciclabili (più di 30 chilometri) dopo Milano con 35 km.
Le città con le corsie dedicate ai ciclisti più lunghe sono Reggio Emilia e Modena, entrambe con più di 190 chilometri. Poco dopo arriva Ferrara, con 150.
Lo ha spiegato l'assessore comunale alla Mobilità Matteo Campora commentando "il grande successo registrato dagli 11 bike parking, dalle cinque velostazioni e dalle 6 ciclostazioni attivate in punti nevralgici della città".
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Sono cinque le velostazioni, strutture in vetro e acciaio, costruite in luoghi strategici e di interscambio della città: uno alla stazione Brignole, uno in piazza Dante, uno in Darsena, uno a Pra', uno a Cornigliano e uno a Bolzaneto. In queste strutture, che ogni giorno vengono utilizzate da decine di utenti, si accede attraverso la tessera di Genova Parcheggi - per la quale occorre versare una quota di 5 euro per la cauzione - e sono a utilizzo gratuito.
Sei invece i cicloposteggi: uno in Largo Zecca, uno nel sottopasso di piazza De Ferrari, uno in vico Boccanegra riservato ai residenti del centro storico, uno in vico Cannone riservato ai residenti del centro storico e uno al Matitone per i dipendenti. La peculiarità dei cicloposteggi è la presenza delle stazioni di riparazione, che consente agli utenti di eseguire piccoli lavori di manutenzione sul proprio mezzo. Anche in questo caso, attraverso la tessera di Genova Parcheggi, l'utilizzo è gratuito e la sosta è consentita per 15 giorni.
"Genova è una città che in questi anni si è proiettata in maniera decisa nella direzione di una nuova forma di mobilità - evidenzia Campora -, una mobilità che vuole puntare a forme alternative al trasporto su gomma e che mira a favorire un cambiamento anche culturale".
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Intanto le nuove bike lane, le corsie ciclabili ad uso promiscuo che dunque possono essere eventualmente usate anche da altri mezzi, continuano a creare polemica, soprattutto per la riduzione delle corsie dedicate solo e unicamente alle auto che comportano. Gli ultimi lavori che hanno visto la creazione di strisce "rosse" sono state ad Albaro: via Caprera è stata ristretta da tre a due corsie nel tratto da via Orlando verso piazza Sturla. Davanti allo Champagnat, sempre in direzione levante, è stato realizzato un pezzetto a zigzag mentre anche in via Cavallotti si conta una corsia auto in meno.
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A Sampierdarena si lavora per prolungare le piste ciclabili fino a Sestri Ponente e in Val Polcevera, dalla Fiumara all'Istituto Italiano di Tecnologia e a Pontedecimo, per un totale di 3 milioni di lavori che sono partiti nel 2023.
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