GENOVA - "Abbiamo espresso ai sindacati la nostra volontà di mantenere e preservare gli impianti produttivi e le industrie del paese. Certamente anche la sua industria siderurgica, per la quale abbiamo un piano che prevede quattro poli produttivi" così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in video collegamento con la tavola rotonda dal titolo 'Innovazione, ricerca e formazione per la qualità delle produzioni e del lavoro', organizzata da Cgil Bari nel capoluogo pugliese.
"Il primo - ha spiegato - è quello all'avanguardia in Europa delle acciaierie green, le aziende italiane sono le più avanti in questo settore. Il secondo è il polo di Piombino, che stiamo ricostituendo sulla base di due investimenti stranieri, che configurano la rinascita del sito siderurgico e la ripesa del lavoro di coloro che oggi sono in cassa integrazione".
Urso ha chiarito che "il terzo è il polo di Terni, per il quale stiamo definendo il contratto di programma con il gruppo Arvedi, perché possa tornare a essere significativo. Infine, oggi dobbiamo affrontare con determinazione, tutti insieme, la più grande industria siderurgica d'Europa, cioè il polo dell'ex Ilva, da Taranto alla Liguria agli altri stabilimenti italiani". Il ministro garantisce sulla centralità del polo di Genova Cornigliano dove lavorano oggi circa mille lavoratori che aspettano di capire il futuro. Il commissariamento è all'orizzonte dopo la rottura tra il governo e il gruppo franco-indiano ArcelorMittal
Nel frattempo proprio per quanto riguarda l'ex Ilva l'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia S.p.A., Lucia Morselli ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela contro il segretario nazionale della Uilm-Uil, Rocco Palombella, per la sua affermazione riportata nell'intervista pubblicata sulla Repubblica, secondo cui "Da Morselli solo bugie" durante l'audizione alla 9/a Commissione del Senato il 13 febbraio scorso. Lo rende noto Acciaierie d'Italia con un comunicato.
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