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Dopo le abbondanti piogge, dice l'assessore, "non mi stupirei che ancora possa accadere qualcosa nei prossimi giorni"
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di Eva Perasso

Un sopralluogo previsto nella serata di martedì 2 aprile farà capire meglio i tempi della riapertura della SS45 nel comune di Bargagli, ma sono tante le situazioni puntuali e i fronti franosi aperti nella nostra regione. Un grande lavoro da parte di tecnici e volontari, che non si sono mai fermati nemmeno nei giorni di festa, per poter liberare le carreggiate e riaprire i fronti chiusi. 

Spiega l'assessore Giampedrone: "Bargagli è la situazione più centrale (LEGGI QUI) dal punto di vista della protezione civile, ci sono 400 persone isolate carrabilmente, c'è un sistema che le sta supportando e soprattutto non ci siamo mai fermati nelle lavorazioni nemmeno nei giorni di festa. Anche ieri (Pasquetta, ndr) si è lavorato per far calare tutto il materiale che ormai da giorni si distacca da un fronte di frana molto importante. Avremo verso sera una situazione più chiara per arrivare alla riapertura delle due strade: una strada comunale che isola le 400 persone e poi la statale 45 colpita dal materiale caduto dalla strada comunale che collega l'entroterra fino all'Emilia. Capiremo entro sera quanto ci vorrà per riaprire. Spero che entro la metà della settimana si possa arrivare alla riapertura".

Un maltempo, spiega a Primocanale l'assessore regionale alla protezione civile e alle infrastrutture Giacomo Giampedrone, che porta a una riflessione sui cambiamenti climatici: solo un anno fa infatti nello stesso periodo eravamo preoccupati per la siccità incombente.

"La Statale del Turchino (LEGGI QUI) ieri è stata colpita da una frana e poi riaperta a senso unico alternato, a capo Noli abbiamo senso unico alternato da alcuni giorni, abbiamo altre frane che hanno inibito le strade provinciali da levante a ponente. Non mi stupirei che ancora possa accadere qualcosa nei prossimi giorni, il cambio del piovuto negli ultimi mesi rispetto agli ultimi anni la dice lunga su quanto sia importante avere una riflessione sui cambiamenti climatici. L'anno scorso nello stesso periodo parlavamo della diga del Brugneto in sofferenza, quest'anno ha già scolmato almeno un paio di volte".

 

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