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L'ex sindaco di Portovenere si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di con l'accusa di voto di scambio e corruzione
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di Matteo Cantile

GENOVA – Matteo Cozzani non è più capo di gabinetto di Regione Liguria: la notizia è stata diffusa dall'Agenzia Ansa che cita fonti politiche. L'ex sindaco di Portovenere, ai domiciliari con l'accusa di voto di scambio e corruzione, aveva annunciato la sua intenzione di dimettersi nel corso dell'interrogatorio di garanzia.

Intanto il consiglio regionale ha calendarizzato il voto di sfiducia che sarà presentato dalle opposizioni: la data prescelta è martedì 4 giugno. Il documento è stato firmato da quasi tutta la minoranza, con l'eccezione di Pippo Rossetti, capogruppo di Azione: in realtà anche l'ex esponente dem voterà la sfiducia, la mancata firma dipende piuttosto da frizioni interne sulla presentazione della mozione, non da un contrasto sulle intenzioni di voto.

"Valutato lo scioglimento del consiglio regionale e lo svolgimento di nuove elezioni l'unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni, - recita il testo della mozione - per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica, sfiducia ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento interno il presidente della Giunta regionale Giovanni Toti".

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