"Contratto, contratto" con questo grido i lavoratori del comparto della metalmeccanica sono scesi in piazza oggi a Genova. Uno sciopero con un corteo per le vie della città per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro con un adeguamento salariale e una revisione dell'orario per un settore che in Liguria riguarda oltre 24mila persone. Una mobilitazione nazionale che nasce dalla situazione di stallo che si è creata ai tavoli tra le parti che di fatto non hanno trovato alcuna soluzione. Tra i più bersagliati dai cori dei manifestanti Confindustria, Federmeccanica ed Assistal. Tante le aziende che hanno aderito allo sciopero: dalla Leonardo a Fincantieri passando per l'ex Ilva, Riparazioni Navali, Ansaldo, Hitachi, Paul Wurth e molte altre. Uno sciopero indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm.
I lavoratori intorno alle 9 si sono ritrovati in piazza Massena a Cornigliano. Alle 9,30 la partenza del il corteo che si è spostato verso Sampierdarena. Nel mentre già dalle 7 i lavoratori portuali di Usb hanno bloccato il varco di Albertazzi e Balleydier, auto e mezzi pesanti costretti a tornare indietro con un super lavoro da parte degli agenti della polizia locale di Genova. Nel mentre il corteo, tra cori, slogan e accensione di fumogeni, ha passato il ponte di Cornigliano e ha raggiunto via Cantore. Arrivati all'altezza di San Bartolomeo del Fossati i manifestanti si sono bloccati. Da una parte la rampa di uscita per svoltare a Ponente dall'uscita di Genova Ovest, dall'altra l'ingresso della Sopraelevata. Qui al freddo l'assemblea con i rappresentanti sindacali che hanno fanno il punto della situazione. Poi il corteo è tornato indietro fino a piazza Massena dove i manifestanti si sono sciolti.
Viabilità in tilt a Genova con il blocco di varco Albertazzi e il corteo da Cornigliano a Sampierdarena
Una mattinata di pesanti disagi per la viabilità genovese. La polizia locale già dalle prime ore della mattina ha potenziato la presenza di agenti lungo le principali strade della città. Il blocco di varco Albertazzi ha creato code e disagi in tutto il nodo di San Benigno. Quando poi è partito il corteo da piazza Massena traffico in tilt in tutta l'area compresa tra Cornigliano, Sampierdarena e Dinegro. Ripercussioni anche all'uscita del casello di Genova Ovest. Code si sono formate in via Di Francia, via Cantore, alla rotatoria di via Milano, via Sampierdarena, piazza Montano e via Buranello. Solo intorno alle 13, con il corteo ormai terminati, il traffico è tornato regolare in città.
I motivi dello sciopero
"La grande risposta dei metalmeccanici per la rottura del tavolo di trattativa nel mese di novembre. La posizione di Federmeccanica ed Assistal è pericolosa perché vogliono cambiare le regole e la struttura del contratto più importante del paese, non riconoscendo di fatto la dinamica della trattativa per l’aumento salariale e sulla valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici e non rispondono come si dovrebbe fare su temi normativi importanti come sicurezza sul lavoro, formazione, sulla partecipazione dei lavoratori, sull’orario di lavoro, sulla stabilità dei contatti e sulla gestione degli appalti. Sono 24000 i metalmeccanici del settore Industria in Liguria e l’adesione dello sciopero è altissima perché vogliamo rinnovare il nostro contratto che riguarda 1,5 milioni di lavoratrici e lavoratori che lavorano per la tenuta del paese in settore trainante per l’economia dell’Italia. Deve riprendere la trattativa, vogliamo il rinnovo del CCNL", spiega Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria.
Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Genova spiega che alla base della manifestazione di oggi "c’è un problema salariale in Italia. Questo problema va affrontato attraverso i contratti nazionali. Il contratto nazionale dei metalmeccanici, che copre un milione e mezzo di lavoratori in Italia oggi è in discussione. La trattativa si è rotta perché Federmeccanica non vuole venire incontro alle giuste rivendicazioni dei lavoratori: più salario, riduzione di orario e più sicurezza sul lavoro. A livello nazionale è stato decuso di dare una risposta forte con 8 ore di sciopero. Genova sciopera in linea con la propria tradizione di lotta e di mobilitazione. Da questa mattina alle 5, di fronte a tutte le principali fabbriche genovesi sono stati messi in campo dei presidi, da Fincantieri all’Ilva, dalle Riparazioni Navali all’Ansaldo, passando per Leonardo e Hitachi e oggi tutti i lavoratori metalmeccanici sono in piazza per dare una risposta chiara a chi non vuole rinnovare il loro contratto".
Anche il coordinatore della Uilm Liguria Antonio Apa: "Sono due le questioni che ci hanno fatto scendere in piazza oggi, prima di tutto serve una politica industriale seria. Poi c'è la questione del rinnovo del contratto, serve aumentare il salario dei lavoratori per far fronte all'aumento del costo della vita e poi serve rivedere l'orario di lavoro in modo da andare incontro alle esigenze dei lavoratori".
Gli altri settori in sciopero
Lo sciopero Usb ha riguardato diversi settori, dal trasporto pubblico che a Genova ha visto un'adesione superiore al 35% alla sanità passando per le scuole, taxi e treni. In questo caso l'obiettivo dello sciopero è contrastare "sul piano economico e del lavoro una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola".
IL COMMENTO
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