Attualità

Flash mob organizzato in piazza De Ferrari da diverse associazioni
2 minuti e 23 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Duecento fagottini bianchi macchiati di rosso a rappresentare gli oltre 800 neonati uccisi nella Striscia di Gaza. E' il 'presepe morente' che alcune associazioni tra cui Assopace Palestina e Arci hanno organizzato con un flash mob in piazza De Ferrari a Genova tra le luci natalizie e sotto l'albero di Natale mercoledì sera.

La strage degli innocenti

"'La strage degli innocenti' raffigurata in un presepe morente, oggi vuole commemorare i più di 800 neonati uccisi nella Striscia di Gaza, in un angolo di quella terra chiamata "Santa" spiega Maria Di Pietro referente ligure per Assopace Palestina - in questa piazza vogliamo ricordare i bambini che cercano l'ultimo respiro d'aria da sotto le macerie e i neonati che sono morti per mancanza di cure, per malnutrizione e malattie respiratorie a causa dei bombardamenti israeliani sugli ospedali nella totale violazione del diritto internazionale. Il 5 novembre Adele Khodr direttrice regionale dell’UNICEF, ha dichiarato: "Neonati vulnerabili e bambini malati e feriti che necessitano di cure intensive muoiono nelle tende, nelle incubatrici e tra le braccia dei loro genitori. Ma la denuncia arriva anche da organizzazioni umanitarie internazionali come Save the Children, Medici senza Frontiere, Amnesty international, Defence for children, Human Rights Watch. Una commissione speciale delle Nazioni Unite ha pubblicato un rapporto che accusa Israele di condurre azioni compatibili col genocidio a Gaza, e la Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di adottare "tutte le misure in suo potere per prevenire e punire l'incitamento al genocidio". 

I neonati nascono sottopeso, le incubatrici ferme al valico di Rafah

In questo mese dovrebbero nascere 4000 bambini in tutta la Striscia di Gaza e sono 60.000 le donne incinte a Gaza che devono partorire in condizioni disagiate, senza medicinali, senza anestetici.

"La maggior parte dei neonati nasce gravemente sottopeso e in cattive condizioni di salute - racconta Maria Di Pietro - a causa della malnutrizione delle madri che percorrono lunghe distanze a piedi e sono costrette a sopportare spostamenti fisicamente estenuanti, che possono durare ore o addirittura giorni, durante i quali devono trasportare carichi pesanti e sono private del riposo e dell’assistenza sanitaria. I bambini prematuri hanno bisogno di incubatrici o di ventilatori per garantire che ricevano ossigeno a sufficienza. Ma questi beni sono fermi nei magazzini al valico di Rafah insieme agli aiuti umanitari sequestrati dal governo israeliano in quanto ritenuti oggetti pericolosi".

Di Pietro conclude con un riferimento al Governo italiano: "L’articolo 11 della Costituzione italiana dichiara che "l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" ma purtroppo questo concetto è stato rinnegato più volte dal nostro Governo Meloni che si è astenuto alle risoluzioni ONU contro il cessate il fuoco su Gaza".

Iscriviti al canale di Primocanale su WhatsApp e al canale di Primocanale su Facebook e resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

Sabato 14 Dicembre 2024

Genova, l'orrore della guerra nei disegni dei bambini di Gaza

La mostra “Heart of Gaza” che fa il giro del mondo oggi e domani è nella sede di “Genoa Comics Academy” di via Luccoli: i bimbi genovesi potranno spedire i propri disegni ai piccoli Deir Al Balah. Hind Raja, bimba trucidata in auto con la sua famiglia
Mercoledì 06 Dicembre 2023

Guerra Israele-Hamas, Cavallini sj: "La pace non si ottiene con la violenza"

https://www.youtube.com/embed/alaUVdwRwD0?si=eoAbUxoOBiGxuauu