GENOVA - Per la festa della donna che si celebra oggi, 8 marzo, Primocanale ha intervistato Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi e impegnata nella ricerca della verità su quella tragedia: "Mia sorella Claudia non amava particolarmente l'8 marzo - racconta - come me e nostra sorella Nadia guardava ai contenuti e alle battaglie che si portano avanti tutto l'anno. Ci vorrebbe rispetto ogni giorno per le donne, che invece in tutto il mondo ancora oggi sono la parte debole insieme ai bambini, come vediamo anche in questi giorni di guerra".
Nelle ultime settimane durante le udienze del processo Morandi sono stati ascoltati gli avvocati difensori degli imputati: "Abbiamo sentito un po' di tutto, la difesa fa il gioco di chi deve difendere - spiega Possetti -. Da parte nostra è più difficile stare in aula ma siamo fiduciosi, anche se abbiamo visto per Viareggio che ci sono stati degli effetti negativi, non saremo tranquilli fino alla fine. Sarà una corsa a ostacoli". Il riferimento al caso dell'incidente ferroviario di Viareggio è dovuto al fatto che Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Trenitalia, aveva in un primo tempo rifiutato la prescrizione dell'accusa di omicidio colposo plurimo ma è tornato sui propri passi.
Nello specifico, gli avvocati difensori stanno cercando di minimizzare l'incidente probatorio, ma Egle Possetti è fiduciosa: "Il dato tecnico rimane in ogni caso, ci sono elementi importanti e pesanti, non possono essere cancellati. Per loro è una mossa per prendere tempo e portare il processo più in avanti, anche se alcuni avvocati hanno detto che non vogliono procrastinare ma dimostrare l'innocenza degli imputati. Noi lotteremo perché non venga cancellato l'incidente probatorio".
I tempi del processo si stanno allungando ma esiste la possibilità che il procedimento possa prendere il via entro la fine della primavera: "Noi speriamo che il procedimento inizi prima dell'estate - conclude - gli elementi ci sono e siamo comunque fiduciosi che parta prima di giugno".
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