Saracinesche abbassate per 9 locali del centro storico di Genova. E' questo il provvedimento approntato dal Comune scattato da venerdì scorso per tentare di raffreddare i bollenti spiriti della movida genovese, che mette a dura prova i nervi dei residenti. Fino al 31 gennaio 2022 infatti, 9 locali dovranno chiudere i battenti alle ore 23.30 nelle notti dei venerdì, sabato e domenica e nei prefestivi e festivi, eccezion fatta per la notte di Capodanno.
I locali interessati sono il bar degli "Asinelli" ed il "Gio.Si" in via Canneto il Lungo, il "Fitz" di via delle Grazie, i locali "Atmosfera", "Boss", "La Vita" e "Rosso di Sera" in via San Donato, il "Tequila" in piazza Ferretto, oltre la celebre birreria "Moretti" di piazza San Bernardo. La scelta delle restrizioni è arrivata in seguito ai costanti reclami giunti dai residenti, stanchi dei continui schiamazzi nel cuore della notte. I comitati di quartiere evidenziano poi come la zona subisca una generale situazione di degrado causata dall'abbandono di rifiuti per strada e da gesti che offendono la pubblica decenza: è comprensibile che assistere a qualcuno che fa la pipì sotto il proprio portone non è affatto piacevole. I provvedimenti servono anche ad evitare che vengano a crearsi assembramenti, tra persone che generalmente non osservano le distanze di sicurezza e non indossano la mascherina: una preoccupazione legittima visto che mentre la campagna vaccinale avanza, i contagi del Coronavirus in Liguria aumentano in modo lento ma costante.
Chi non è d'accordo con la nuova ordinanza sono ovviamente i proprietari dei locali, che dopo essere stati costretti a chiudere le proprie attività a causa della pandemia di Covid, si sentono privati del loro diritto al lavoro. Intanto questa notte la polizia locale non ha rilevato particolari episodi di disordine nelle zone del centro storico, nel quale alcuni locali dovranno osservare la nuova ordinanza almeno per i prossimi 60 giorni.
IL COMMENTO
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