Apertura di canali di informazione reciproca sulle opportunità di affari, investimenti import-export e turismo, assistenza concreta alle imprese interessate, possibilità di stabilire partenariati ed effettuare investimenti: è quanto si propone un protocollo di collaborazione economica e industriale firmato dal presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio con l'ambasciatore della Tanzania Mahmoud Thabit Kombo che segna un capitolo importante nella collaborazione tra i due territori.
“La nostra speranza – ha confessato Attanasio – è che l'Africa possa essere un orizzonte importante per tutto il sistema economico ligure e genovese in particolare. La Tanzania è un paese ricchissimo di materie prime e risorse energetiche per non parlare delle bellezze naturali, soprattutto in termini faunistici. Merita molta attenzione, anche perché i cinesi gli stanno mettendo gli occhi addosso e se ci svegliassimo anche noi non sarebbe male”
La sorpresa arriva dall'ambasciatore Thabit Kombo che ha sottolineato come “la città di Genova in Tanzania sia molto conosciuta, soprattutto per le crociere. Sono contento di essere venuto a creare questo accordo a soli due mesi dalla mia prima visita per sancire una collaborazione che è nata molto tempo fa, addirittura prima che nascessi. Al momento ci sono relazioni commerciali e collegamenti cargo tra i porti di Genova, Dar El Salam e Zanzibar ma il nostro paese può essere utile anche in questo momento di crisi che riguarda il gas perché è ricchissimo di risorse naturali”
D'altronde l'Italia fin dalla sua indipendenza (1961) ha relazioni consolidate con la Repubblica Unita della Tanzania che è formata dall'unione del Tanganica sulla terraferma con l'arcipelago di Zanzibar, Unguja e Pemba. Gli investimenti del nostro paese ammontano a circa due miliardi di euro principalmente nell'industria turistica, hotel e resort, mentre importiamo frutta secca, spezie e pellami di animali esportando macchinari per l'agroalimentare e derrate alimentari. La presidente della Tanzania ha lanciato di recente grandi progetti infrastrutturali e un ambizioso programma di trasformazione agricola incentrato sull'agribusiness che richiede forti investimenti privati. La speranza è che le imprese liguri con questo accordo possano avvantaggiarsi di una situazione di forte sviluppo economico.
IL COMMENTO
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