GENOVA - Una domenica, l'ennesima, con tutti in coda sulle autostrade della Liguria: una pessima cartolina di arrivederci per tutti coloro che hanno trascorso la settimana a Sanremo in occasione del Festival, ma anche per tutti i turisti in visita alle riviere, specialmente quella di ponente. E un incubo che per chi vive qui continua, quotidianamente e non solo nei fine settimana. Ma visti i tempi di percorrenza nel weekend passa anche la voglia per chi è ligure di andare in montagna o in giro per la regione. Più di quattro ore e mezza per percorrere tutta la A10, come è successo a Mattia Crucioli, consigliere comunale a Genova per Uniti per la Costituzione.
"Ero ad una manifestazione che avevo organizzato a Sanremo e, dopo essere partito alle 18, sono rimasto bloccato in coda, arrivando a Genova alle 11:30"
Caos autostrade, le riviere tremano: "Con la bella stagione rischio blocco" - L'ALLARME
Si è tenuta una riunione in commissione comunale nella giornata di lunedì, all'indomani delle code di domenica, a cui hanno preso parte proprio i rappresentanti di Autostrade. "L'audizione era per le questioni dei pannelli fonoassorbenti: nel 2019 sono stati tolti tutti i pannelli fonoassorbenti dalle autostrade liguri perché erano stati montati male ed erano fuori legge e addirittura uno era caduto".
"Erano stati montati, come è stato detto in consiglio col vinavil, quindi li hanno tolti e hanno promesso che li avrebbero rimessi molto velocemente. Solo che poi hanno fatto diversi cronoprogrammi, tutti non rispettati. E ancora ad oggi, dal 2019, non li hanno ancora rimontati, se non in un unico caso"
Una situazione che per tanti cittadini, genovesi ma anche liguri, ha reso la vita un inferno, tra rumori assordanti e l'impossibilità di aprire le finestre durante l'estate. Lo sdegno di Crucioli monta nel sentire le ultime dichiarazioni.
"Finiranno nel 2000-mai, perché in poche parole dicono che ci sono tantissimi problemi sulle autostrade, che quindi non possono fare i cantieri come vorrebbero e che quindi sono costretti a spalmare questi interventi in un tempo infinito"
A12, ingresso da paura: ecco come ci fa viaggiare Autostrade - IL VIDEO
Il problema è che si è partiti troppo tardi: per anni Società Autostrade non si è preoccupata di organizzare le opportune manutenzioni e dalla tragedia di Ponte Morandi del 2018 i cittadini sono costantemente in trappola, tra code chilometriche, ore perse, appuntamenti cancellati e viaggi rimandati. E i dettagli che emergono, giorno dopo giorno, dal processo sul crollo del viadotto sono sempre più inquietanti, tra chi sapeva che era necessario intervenire e chi non ha fatto niente per evitare 43 vite spezzate. Così come è inquietante sapere che gli attuali gestori sappiano dei disagi ma non facciano nulla per mitigarli.
"Ci hanno detto che le code di ieri sera erano ampiamente previste: questo per me è un'aggravante perché non si sono premuniti neanche di fornire un minimo di assistenza alla gente che per tre o 4 ore è rimasta lì. Non c'era nessuno che dava una bottiglia d'acqua, non c'erano dei bagni chimici. Ho visto un sacco di gente che scendeva per fare la pipì a bordo strada perché gli autogrill erano presi d'assalto"
E oltre alla mancanza di generi di conforto, indicazioni chiare e assistenza, c'è poi la beffa dei pedaggi rincarati.
https://www.instagram.com/reel/CouN493IT8I/
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci