GENOVA - Lo stop del Governo ai crediti d'imposta legati al superbonus crea apprensione in Liguria. Il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi ai margini del convegno "Rigenerazione urbana: oltre il passato la nuova Liguria" difende la manovra: "Quello che il Governo ha voluto fare e rimettere ordine, il tema dei crediti era fuori controllo da parte del pubblico che si trovava ad avere una massa di crediti esplosiva sul territorio nazionale, che rischiava di compromettere la tenuta del bilancio dello Stato - spiega il viceministro -. È evidente che lo scopo deve essere quello di riuscire a dare soldi alle imprese perché abbiamo necessità che il settore edile torni a crescere e a contribuire partecipando agli appalti, altrimenti non riusciremo a mettere a terra le opere, ma va fatto in maniera ordinata". Rixi dichiara anche che tra le ipotesi al vaglio c'è quella dell'intervento di Cassa Depositi e Prestiti e annuncia l'intenzione di rivedere la norma sulle Soprintendenze: "La maggior parte di quelli che oggi riteniamo edifici mal costruiti in Italia dopo la seconda guerra mondiale potrebbe diventare patrimonio culturale di interesse storico e sarebbe un problema. Abbiamo già visto le difficoltà riscontrate quando si andava a ristrutturare i manufatti industriali dei primi del Novecento, - ricorda - rischiamo di avere gravi problemi nell'andare a ristrutturare interi quartieri costruiti negli anni Sessanta".
Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti chiede al Governo di trovare una soluzione che permette alle imprese di uscire senza danni: "Che il Superbonus fosse qualche cosa di molto oneroso per la finanza pubblica è chiaro a tutti - spiega -, credo che però si debba intervenire con attenzione e con grande sensibilità nei confronti di chi oggi è esposto, evitando di mandare in cortocircuito un sistema di cui il Paese ha bisogno". Poi aggiunge: "Oggi l’edilizia è uno dei motori portanti della crescita e dello sviluppo, e motore portante di quel PNRR che deve mettere a terra moltissimi cantieri. Inceppare questa macchina è molto rischioso: penso che il Governo ce l’abbia ben chiaro e spero che da oggi, al tavolo che si riunirà a Palazzo Chigi, si trovino soluzioni transitorie che consentano di non appesantire oltremisura i conti pubblici con decisioni sbagliate del passato, ma al tempo stesso di garantire ovviamente alle imprese la possibilità di uscire senza danni da questo tunnel".
Intanto emergono le prime difficoltà create dal provvedimento. L'amministratore unico di Arte Genova Paolo Gallo afferma che lo stop al Superbonus rischia di fermare la riqualificazione energetica di circa 4.500 alloggi gestiti dall'ente, che aveva già stanziato 40 milioni di euro e stava per investirne altri 30 per arrivare a 220 complessivi ottenendo una proroga rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2023, con i quali si contava di sistemare quasi seimila alloggi. Seimila come i posti di lavoro che secondo l'assessore all'Urbanistica di Regione Liguria Marco Scajola si troverebbero a rischio solo nella nostra Regione: "Come Regioni siamo pronte a collaborare e trovare una soluzione che non sia tranchant - ha dichiarato -. Oltre ai posti di lavoro si stanno mettendo a rischio oltre 100 milioni di investimenti". L'assessore fa il punto anche sulla rigenerazione urbana della Liguria: "Regione Liguria negli ultimi sette anni ha indicato tra i principali obiettivi quello della rigenerazione urbana, con la finalità di restituire ai cittadini luoghi che versavano in stato di degrado o abbandono, migliorando la qualità abitativa, l’assetto urbanistico e paesaggistico. L’obiettivo è stato anche quello di non aumentare i metri cubi di cemento, garantendo il rispetto dell’ambiente. Il convegno di oggi è stato quindi pensato come momento di confronto importante per stilare un bilancio di ciò che è stato fatto in questi anni, con la realizzazione di opere per più di 100 milioni di euro. Grazie al Programma Regionale di Rigenerazione Urbana da ottobre 2021 abbiamo infatti finanziato 76 progetti, prevalentemente in Comuni medio-piccoli che avevano più difficoltà a reperire le risorse, i progetti 'Restart Begato', la riqualificazione della Pigna di Sanremo e del Borgo di Marinella di Sarzana. Interventi che hanno attirato ingenti investimenti anche da parte di privati". Secondo il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio serve un intervento profondo sulle scuole: "Sappiamo lo stato in cui versano - ha dichiarato -. Nel resto d'Europa sono moderne e ricche di attività, le nostre sono spesso in edifici antichi, nati per altre mansioni. Bisogna cercare di ripensarle".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci