GENOVA - Venerdì 24 febbraio, è passato un anno dall'invasione russa in Ucraina e Genova celebra la "Giornata di solidarietà per la pace: a un anno dall’inizio della guerra, insieme per il popolo ucraino", con cui tutta la regione vuole dimostrare vicinanza agli ucraini come ha fatto durante l'ultimo annI.
La celebrazione a Palazzo Ducale, dove sono state ascoltate le testimonianze di famiglie e volontari ucraini, ma anche dei tanti liguri che si sono spesi per accogliere le persone in fuga. Prima la fiaccolata di alcune centinaia di persone, ucraine e genovesi insieme, con tanto di cornamusa in piazza De Ferrari.
Martedì su Primocanale la puntata di Tiziana&Cirone dedicata al conflitto (GUARDA LA PUNTATA) con decine di testimonianze direttamente da chi è stato costretto a lasciare la sua patria a causa delle bombe. Oggi, proprio nel giorno che segna 365 giorni dall'inizio dell'invasione, a Leopoli fra le bombe della tormentata Ucraina è arrivato il tir di aiuti umanitari partito da Genova martedì 21 febbraio grazie all'impegno dei volontari di Sant'Egidio e il tam tam a cui ha contribuito in modo importante anche Primocanale.
Ucraina, arrivato a Leopoli il tir di aiuti di Sant'Egidio partito da Genova - IL FATTO
"È passato un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, un conflitto che ha portato sofferenze, distruzione, centinaia di migliaia di morti e di persone in fuga dal proprio Paese. La nostra posizione rimane la stessa di un anno fa: siamo a fianco del popolo ucraino, la loro è una battaglia per tutta l'Europa". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della giornata per ricordare i dodici mesi di conflitto appena trascorsi.
"Iniziative come quella di questa sera, che permette di ascoltare le testimonianze dirette delle persone che hanno sofferto per la guerra e delle tante realtà liguri che si sono impegnate nell’accoglienza dei profughi, sono occasioni preziose per ribadire ancora una volta la nostra vicinanza e solidarietà all’Ucraina – continua il presidente –. La speranza di tutti noi è che questa guerra possa finire il prima possibile, restituendo la pace al popolo ucraino e a tutta l'Europa”.
In occasione della 'Giornata di solidarietà per la pace', in contemporanea con il momento di raccoglimento condiviso con la cittadinanza e la comunità ucraina tenutosi in piazza De Ferrari, il maxischermo del Palazzo della Regione ha mostrato le immagini di una ventina tra le città più colpite di bombardamenti: Mariupol, Kharkiv, Kherson, Bucha e tante altre località, grandi e piccole, ormai da un anno tristemente al centro delle cronache di guerra. Anche la fontana di piazza De Ferrari ha reso omaggio all’Ucraina, tingendosi dei colori giallo – blu della bandiera. A seguire, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, spazio alle parole e ai racconti di ha vissuto e sta ancora vivendo gli effetti del conflitto, oltre a quelle dei liguri impegnati nell’accoglienza e nella solidarietà.
Fin dai primi giorni dopo l'invasione russa, la Liguria ha messo a disposizione le sue strutture e le sue professionalità per aiutare le persone in fuga dall'Ucraina. Dall'inizio dell'emergenza, le Asl hanno preso in carico circa 7mila profughi, di cui poco meno della metà nel territorio dell’Asl3. La Regione ha anche messo a disposizione ventinove alloggi Arte (otto a Savona, venti a Genova e uno a Chiavari) che ospitano 75 profughi. Al momento, nella struttura Santa Dorotea (gestita dalla Protezione civile regionale in stretto contatto con la Prefettura di Genova) sono ospitati 60 profughi, di cui 20 bambini in cura al Gaslini e i loro familiari.
IL COMMENTO
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