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Lo stesso giorno nel 2022 avvenne l'invasione da parte dell'esercito russo, che è costata la vita a migliaia di persone e ha costretto il popolo ucraino alla fuga
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di Riccardo Olivieri

GENOVA - Venerdì 24 febbraio, è passato un anno dall'invasione russa in Ucraina e Genova celebra la "Giornata di solidarietà per la pace: a un anno dall’inizio della guerra, insieme per il popolo ucraino", con cui tutta la regione vuole dimostrare vicinanza agli ucraini come ha fatto durante l'ultimo anno.

"Molti di loro hanno anche trovato lavoro - Oleh Sahaydak, presidente associazione Pokrova Liguria -. Tanti sono tornati in Ucraina però i bambini si sono inseriti in scuole e asili, continuano a studiare la lingua italiana e sono ben inseriti in tutto il nucleo genovese". Il bilancio della guerra è pesantissimo, "oltre 7100 civili uccisi, tra i quali 461 bambini, oltre 16 mila bimbi deportati, e 6 milioni di profughi di guerra solo in Europa" racconta ancora Sahaydak.

Martedì su Primocanale la puntata di Tiziana&Cirone dedicata al conflitto (GUARDA LA PUNTATA) con decine di testimonianze direttamente da chi è stato costretto a lasciare la sua patria a causa delle bombe. Oggi, proprio nel giorno che segna 365 giorni dall'inizio dell'invasione, a Leopoli fra le bombe della tormentata Ucraina arriva il tir di aiuti umanitari partito da Genova martedì 21 febbraio grazie all'impegno dei volontari di Sant'Egidio e il tam tam a cui ha contribuito in modo importante anche Primocanale.

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L'appuntamento è alle 19 a Palazzo Ducale, dove verranno ascoltate le testimonianze di famiglie e volontari ucraini, ma anche dei tanti liguri che si sono spesi per accogliere le persone in fuga. "Un anno fa ci siamo svegliati con la peggiore delle notizie: l'inizio della guerra in Ucraina. Un conflitto che ha portato morte, distruzione e separato migliaia di famiglie, costrette a lasciare il loro Paese. Dal primo momento siamo stati al fianco dell'Ucraina, per la pace e per la libertà. E lo siamo anche oggi senza incertezze, perché la battaglia che si combatte nelle città e nelle campagne dell'Ucraina non è una battaglia per Kiev ma per Roma, Parigi, Madrid, Berlino, Washington, per tutto il mondo libero. Una battaglia da cui nessuno può tirarsi indietro. Oggi, alle 18.30 in piazza De Ferrari a Genova, la Liguria si stringerà alla comunità ucraina. In un abbraccio di solidarietà che dura da un anno e che non finirà". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla propria pagina Facebook.

Il sindaco di Genova Marco Bucci sottolinea il grande impegno del capoluogo ligure: "Abbiamo ospitato a Genova sino a 3.300 persone, la comunità Ucraina è quindi più che raddoppiata visto che prima erano 2mila. Si sono integrati molto bene imparando presto la lingua. Continuiamo a lavorare con loro rimboccandoci le maniche".

Prima dell’incontro a Palazzo Ducale la comunità ucraina genovese, dopo una breve processione dalla Chiesa di Santo Stefano, si ritroverà intorno alle 18.30 in Piazza De Ferrari: davanti al palazzo della Regione è previsto un momento di raccoglimento e condivisione che coinvolgerà tutta la cittadinanza e le istituzioni; in contemporanea, sul maxischermo installato sulla facciata della sede regionale saranno proiettate le immagini delle città ucraine più segnate dalla guerra.

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"Al Consolato Generale d’Ucraina a Milano abbiamo senza esitazione accettato l’invito a prendere parte all’evento che avrà luogo a Genova il 24 febbraio, perché non possiamo lasciarci sfuggire l’opportunità di dire "grazie" ai liguri e ai genovesi per il loro colossale aiuto alla popolazione ucraina sin dall’inizio dell’invasione su vasta scala del nostro Paese da parte della Russia – spiega Viktoriia Fufalko, Agente consolare del Consolato Generale d'Ucraina a Milano -. Siamo profondamente riconoscenti per l’esemplare accoglienza, per la lineare posizione a sostegno dell’Ucraina, per l’amicizia e fiducia dimostrata - nei confronti nostri e dei nostri connazionali. Ci teniamo molto ad appoggiare questa iniziativa della comunità ucraina, perché ciascuno di noi è un inviato del nostro Paese che chiede al mondo di non distogliere lo sguardo".

Tra le prime adesioni e partecipazioni quelle di Cgil, Cisl, Uil, Cna, Assoutenti, Adiconsum, Adoc, Codacons, Casa del Consumatore, Lega Consumatori.

La Cisl Liguria ribadisce il proprio sostegno alle  iniziative di pace e solidarietà nei confronti del popolo ucraino in programma questa settimana a distanza di un anno dall’invasione della Russia all'Ucraina. Un impegno che prosegue in continuità con le ragioni della mobilitazione dello scorso 5 novembre con la manifestazione a Roma. Come Cisl ci siamo già adoperati e continueremo a farlo anche in futuro per aiutare concretamente il popolo ucraino. E anche nelle nostre sedi in tutta la Regione, così come accadrà nel resto dell’Italia, la Cisl esporrà le bandiere dell’Ucraina e della Pace il 24 e il 25 febbraio: vogliamo dire no alla guerra e ribadire la nostra totale solidarietà al popolo ucraino, tragicamente colpito dall’aggressione russa.