GENOVA - Anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia, ortoressia: i disturbi del comportamento alimentare - noti come Dca o, più recentemente, Dna (Disturbi della nutrizione e alimentazione) - dopo la pandemia hanno raggiunto numeri allarmanti: un aumento che sfiora il 40%, una crescita dei ricoveri che tocca il 50%. Ne parleremo questa sera a 'Tiziana&Cirone' anticipando la giornata nazionale del fiocchetto lilla nata per ricordare la ligure Giulia Tavilla, morta a soli 17 anni, il 15 marzo 2011, per bulimia. L'iniziativa è stata portata avanti dal padre Stefano Tavilla.
In Regione Liguria sono circa 1500 i pazienti presi in carico dai servizi sanitari e sociosanitari. È un disturbo che può colpire tutte le fasce d'età ma la maggior parte dei disturbi si verifica nell'adolescenza. L'età di esordio si è abbassata e il disturbo è maggiormente diffuso nella popolazione femminile; rispetto a una decina di anni fa la popolazione maschile ne è sempre più interessata. Gli ultimi dati disponibili ci dicono che, tra i 12 e i 17 anni, negli esordi, un caso su dieci riguarda un maschio.
In studio tra gli altri Stefano Tavilla presidente associazione 'Mi Nutro Di Vita' e papà di Giulia, morta a 17 anni per bulimia nominato ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana da Sergio Mattarella: “Per il suo impegno nella divulgazione e informazione sul tema dei disturbi del comportamento alimentare”; Barbara Masini responsabile centro disturbi del comportamento alimentare ASL 3 Genovese. Ascolteremo soprattutto le storie di chi ha sofferto di anoressia o bulimia.
Uno su cinque nel mondo, addirittura uno su tre in Italia: sono questi i numeri dei giovani e dei giovanissimi che combattono quotidianamente contro un disturbo del comportamento alimentare nel mondo.
In occasione della giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata alle malattie del comportamento alimentare verrà presentata, in diverse città d’Italia, compresa Genova, la neonata Fondazione Fiocchetto Lilla nata dalle esperienze e dall’impegno di chi (persone che hanno affrontato la malattia, madri, padri, fratelli, sorelle, amici, compagni) negli anni ha lottato in prima persona e si è impegnato per far conoscere e riconoscere le malattie del comportamento alimentare. Esperienze che si sono concretizzate nelle associazioni: “Così Come Sei”, fondata da Francesca Lazzari, che ha perso uno dei suoi quattro figli, “Mi Nutro di Vita”, presieduta da Stefano Tavilla, che ha visto morire la figlia, Micaela Bozzolasco e Sebastiano Ruzza che hanno vissuto la malattia sulla propria pelle, “Perle Onlus”, fondata da Mariella Falsini, che la malattia la conosce da vicino, Simona Corridori ideatrice del Codice Lilla e Maria Carla Martinuzzi.
Prevenzione, ascolto, etica, credibilità, comunicazione, ricerca, formazione, tempestività, continuità assistenziale - in un’unica parola: concretezza è quanto la Fondazione Fiocchetto Lilla intende mettere a disposizione delle persone affette da malattie del comportamento alimentare e delle loro famiglie.
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IL COMMENTO
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