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Si va dalla funivia di Forte Begato alla ciclopedonale che collega il forte a Sampierdarena e Valpolcevera; poi i lavori al primo lotto dell'acquedotto storico e la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico
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di Riccardo Olivieri

GENOVA - Rigenerazione e valorizzazione dell'entroterra di Genova sono state le protagoniste del convegno "Interventi per la riqualificazione del territorio collinare genovese", dove si è fatto il punto sui lavori in programma e in corso, "progetti che variano dal riordino alla progettazione alla messa in sicurezza delle strade che devono essere a disposizione dei cittadini e dei turisti - racconta l'assessore allo Sviluppo dell'Entroterra Alessandro Piana -. È uno studio molto complesso, dettagliato, importante che ovviamente parla di mantenimento del territorio, della messa in sicurezza e della gestione del territorio".

Il convegno, organizzato dalla Direzione Idrogeologia e Geotecnica, Espropri e Vallate (DIGEV) del Comune di Genova, ha anche rappresentato "l'occasione per far conoscere come stiamo operando per riqualificare il territorio genovese all'interno della costa, un po' una novità per Genova perché ci siamo sempre occupati delle città ma ora ci spostiamo su quello che c'è alle spalle - spiega Giorgio Grassano, direttore della Digev del Comune di Genova -. Vogliamo lavorare in sintonia con gli altri enti per pianificare una serie di interventi sul paesaggio e sull'esigenza di spostare il flusso di turisti nell'entroterra".

Il comune ha "tanti progetti per la sicurezza e il rilancio delle vallate" spiega il vicesindaco e assessore ai lavori Pubblici Pietro Piciocchi. Si va dalla funivia, "un'opera per noi fondamentale perché si tratta di risolvere il problema dell'accessibilità ai forti con un sistema veloce e attrattivo e liberare i forti dal congestionamento delle automobili", alla ciclopedonale tra Valpolcevera o Sampierdarena e Forte Begato, "uno dei progetti che abbiamo già approvato e che finanzieremo" spiega il vicesindaco, che annuncia anche i lavori sull'acquedotto storico in Val Bisagno: "È un patrimonio che i genovesi devono riscoprire - dichiara -. Stiamo intervenendo su un lotto e stiamo riprogettando ulteriori lotti, continuiamo in questa operazione di recupero delle valli".

"C'è da coniugare l'interesse alla tutela dell'aspetto idrogeologico col recupero della fruibilità dei percorsi delle vallate - spiega l'assessore all'Urbanistica del Comune Mario Mascia -. Il verde per essere fruibile deve essere manutenuto e rivisitato, è un lavoro interessante che va a tutelare il patrimonio delle nostre terre come le creuze e la composizione paesaggistica che ha fatto scuola nella modalità in cui i nostri avi sono riusciti a mettere a reddito la risorsa della terra".

A Palazzo Tursi è stata allestita la mostra "Riqualificazione del territorio collinare genovese", nella quale vengono spiegati proprio gli interventi in atto nelle vallate, con lo scopo di riqualificarle attraverso interventi di riordino e di riassetto geologico e ambientale