GENOVA - Fu inaugurato come teatro nell'immediato dopoguerra, era il 22 dicembre 1947 con uno spettacolo di Ugo Tognazzi, poi negli anni ospitò anche concerti di artisti di livello come i Genesis, i Deep Purple, la Pfm, il Banco del Mutuo Soccorso e anti altri. Negli anni ottanta-novanta si esibì anche Moana Pozzi. A inizio anni duemila la chiusura definitiva delle porte. Nel 2010 è avvenuta la demolizione per lasciare spazio a box a appartamenti ma di questi ultimi non c'è mai stata traccia. Tutto fermo, immobile da oltre un decennio. Si tratta dell'ex complesso teatrale cinema Alcione di via Canevari a Genova (inizialmente noto come cinema teatro Colosseo). Oggi quell'area è privata e questo è un fattore centrale della vicenda.
Il tema sul futuro dell’area è tornato d'attualità in consiglio comunale a Genova con l'atto presentato dal consigliere del Movimento cinque stelle Fabio Ceraudo. L'assessore all'Urbanistica Mario Mascia ha annunciato che "l'intervento di smontaggio della gru all'interno dell’ex complesso teatrale cinema Alcione è stato inserito nell'ambito dell'accordo quadro 'demolizioni di ufficio', verrà messo a gara entro luglio, e si concluderà nel mese di settembre". Quindi a fine estate inizio autunno verrà rimossa la gru e altri manufatti presenti nel cantiere.
Dopo i lavori di demolizione i problemi finanziari della ditta appaltatrice hanno bloccato l'iter, e tutto è rimasto fermo per anni in un continuo susseguirsi di annunci di ripresa dei lavori e nuove ipotesi d'uso. Il 15 dicembre del 2022 il Comune di Genova ha inviato una diffida (la seconda) alla Gemini srl che si doveva occupare dei lavori. A febbraio il personale ispettivo dell'Edilizia privata ha constatato che nessun lavoro di smontaggio della gru e dei resti del cantiere era stato effettuato dalla ditta così come non è stata montata la recinzione di sicurezza come da indicazione. Tutto fermo.
A quel punto è intervenuto ancora il Comune che "ha potuto invece essere operativo sulla questione relativa alla gru all'interno dell’area - spiega Mascia - perché in quel caso si presentava la necessità di un intervento per il benessere dei cittadini. È stata quindi ordinata la rimozione di una gru non funzionale a nessun cantiere e quindi potenziale motivo di degrado e di disagio per la cittadinanza".
Ma quale sarà il futuro dell'area? Al momento l'iter è fermo per "mancanza di idonee garanzie fideiussorie” da parte della società che, anni fa, aveva manifestato interesse all'operazione precisa Tursi. All'epoca era stato presentato un progetto che prevedeva la costruzione di un complesso residenziale con un piano e mezzo della struttura ceduto al Comune di Genova.
Ma la società incaricata "non ha ancora presentato la fideiussione a garanzia dell'opera che avrebbe ceduto al Comune, e per questo l'iter si è fermato". L'area dove sorgeva l'ex Alcione è privata e quindi il Comune non può intervenire, a parte per la messa in sicurezza dei cittadini. Mentre le tempistiche su garanzie e lavori dipendono dalla società. Senza risposte da parte della società incaricata il rischio è di vedere ancora a lungo tutto fermo.
IL COMMENTO
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