Bus, metro e skytram: i nodi del futuro del trasporto pubblico a Genova

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GENOVA - Che si legga Superbùs o Supèrbus, dall’affinità con la nostra Superba, il nome per il progetto dei quatto assi di forza per il trasporto pubblico locale genovese sulla carta è super ambizioso, ma ancora da chiarire. 471 milioni di euro per creare un nuovo sistema di trasporto elettrico da Levante a Ponente, dalla Valbisagno al centro città, con 145 nuovi mezzi che potranno essere o bus elettrici con ricarica flash o filobus dotati di grande autonomia e capaci di circolare per alcune distanze senza essere attaccati al filo. I primi 173 milioni arriveranno dal Pnrr e per questo motivo i lavori dovranno terminare entro il 2026.

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Il primo passo prevede la demolizione e la ricostruzione della rimessa di Gavette e, successivamente, della storica rimessa di Amt di via Bobbio, con la costruzione ex novo di tre piani di 700 posti auto di interscambio: la gara è stata aggiudicata e il cantiere dovrebbe prendere l’avvio entro il 2022.

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Il condizionale viene perdonato, considerando che nel tempo – come si può andare a rivedere nell’archivio storico di Primocanale – si è parlato a più riprese di rivoluzione del trasporto pubblico. Ma adesso l’arrivo di fondi è un’opportunità concreta che va spesa bene. Secondo Arcangelo Merella, assessore ai trasporti dal 1997 al 2007, i bus elettrici dovranno avere corsie protette e riservate almeno al 90% per garantire un servizio veloce ed efficace.

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C’è poi l’eterno sogno dello skytram che non è compreso in questo primo stanziamento di fondi e che per il presidente del municipio Massimo Ferrante è irrealizzabile, mentre sarebbe più opportuno avvicinare l’ospedale San Martino alla vallata, prolungando la metropolitana. A proposito di metropolitana, che fine ha fatto l’idea di una metro di superficie sui binari di Rfi? Sul tavolo c’è anche l’idea di prolungare quella sotterranea da Di Negro fino alla Fiumara, altro progetto che ammonterebbe ad un investimento di 600 milioni. È quasi fatta, invece, per l’atteso completamento della stazione di Corvetto.

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L’altro grande interrogativo è quello sul quinto asse della Valpolcevera, il cui piano sarebbe ancora tutto da definire e da finanziare. La Superba si merita finalmente dei super collegamenti che possano venire incontro ai cittadini e al territorio, rendendo la mobilità più veloce e più green, e con l’iniezione di super investimenti è normale che sorgano anche le domande dei cittadini.

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Di questo tema Primocanale ha deciso di parlare nella trasmissione del lunedì sera, "Il programma elettorale di Primocanale". In studio Matteo Cantile e Silvia Isola con diversi ospiti: Matteo Campora, assessore ai trasporti, Marco Beltrami, presidente di Amt, Federico Romeo, presidente del municipio Valpolcevera, Vittoria Canessa Cerchi, sviluppo economico Pd Genova e in collegamento Luca Pirondini, capogruppo M5s Genova. In collegamento esterno Michele Varì che andrà a raccogliere le voci dei residenti della Val Bisagno. E poi protagonista come sempre il pubblico da casa attraverso i messaggi al 3476766291.