ANDORA - "Rivieracqua chiede lo spegnimento del dissalatore noleggiato dal Comune e impedisce l'ingresso dei tecnici comunali nella centrale di pompaggio del Chiappone dove è istallato l'impianto". J'accuse arriva direttamente dal sindaco di Andora Mauro Demichelis, dopo che il dirigente dell'area Tecnica, l'architetto Paolo Ghione, ha trovato la porta sbarrata: "Situazione che non gli permette di avviare il dissalatore. Le chiavi dei due moduli sono infatti dentro la centrale".
Rivieracqua, il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia e in minima parte di quella di Savona, ha chiesto con due lettere sia lo spegnimento del dissalatore, ma anche disposto il divieto di accesso al Comune (per motivi di sicurezza) negli impianti della rete idrica, apponendo un lucchetto sulla porta d'ingresso della centrale di pompaggio.
"Queste comunicazioni evidenziano soprattutto che Rivieracqua non vuole essere controllata. Dentro la centrale di pompaggio ci sono i monitor del telecontrollo dei pozzi attraverso i quali gli uffici comunali possono verificare come Rivieracqua distribuisce l'acqua dei pozzi di acqua dolce, quelli contaminati dal cuneo salino e quella prodotta dal dissalatore - ha concluso il sindaco Demichelis -. Occorre riavviare il dissaldatore quanto prima per mantenere la qualità dell'acqua nelle zone dove i valori di salinità sono scesi, ma potrebbero peggiorare".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci