Attualità

Seicentotrentasei illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da pesca sequestrati, sei esercizi commerciali chiusi e sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di prodotto ittico sequestrato
1 minuto e 44 secondi di lettura
di Au. B.

GENOVA - 16 tonnellate di prodotti ittici (gambero sudamericano, astice americano, polpo e salmone) in assenza di documentazione di tracciabilità e ventisette esemplari di pesce spada, per circa 800 kg, privi di qualsiasi documento attestante la tracciabilità. Sono solo alcune dei sequestri della guarda costiera di Genova all'interno di SpInnAker, l'operazione eseguita dal 1 al 15 dicembre scorsi su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino a febbraio.

Seicentotrentasei illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da pesca sequestrati, sei esercizi commerciali chiusi e sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. È la seconda delle tre fasi dell'operazione.

In campo donne e uomini della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che in mare. Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello nazionale dal Centro di controllo nazionale pesca del Comando generale della Guardia costiera di Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di controllo area pesca delle 15 Direzioni marittime regionali - ha portato, a oggi, all'effettuazione di 10.850 controlli e che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri garantiti. Numeri che rientrano nello sforzo complessivo realizzato nel 2023 dalla Guardia Costiera nella sua funzione di controllo del settore della pesca, in linea con gli obiettivi proposti dal ministero dell'Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste. Nel 2023, infatti, è di oltre 7,5 milioni di euro l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 500 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato. Ma non solo.

Durante l'anno l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale circa 110.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale: dall'analisi dei dati è risultato che la maggior parte degli illeciti è avvenuto nell'ambito della tracciabilità del pescato, a causa di prodotti ittici non genuini (etichettati come "nostrani") o non etichettati, spesso provenienti dall'estero. I controlli della Guardia costiera sono stati potenziati proprio in occasione dell'incremento di domanda dei prodotti ittici che si registra in prossimità delle festività natalizie, rafforzando il proprio impegno nel contrasto alle attività di pesca illegale e tutti quei comportamenti illeciti che compromettono il prodotto ittico, soprattutto "Made in Italy".