GENOVA - Chiamano a casa fingendosi rappresentanti delle forze dell'ordine, medici, amici di famiglia o avvocati. Prendono di mira soggetti anziani e fragili, quasi sempre persone che vivono da sole. Dicono che il figlio o il nipote è rimasto coinvolto in un incidente stradale e che ha bisogno urgente di soldi.
Nell'ultimo anno si è registrato un incremento delle truffe telefoniche. Per questo a Primocanale Paolo Belgi, il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri Savona, ha elencato quelle più usate in Liguria.
"Le truffe possono essere perpetrate sia di persona che al telefono, via posta ordinaria, ma anche su internet. Le più frequenti sono quelle del falso avvocato o anche quella del falso carabiniere - spiega il comandante -. Le vittime vengono contattate telefonicamente su rete fissa da persone che annunciano che un loro familiare ha provocato un incidente o un qualche altro problema e che è necessario, per eventuali conseguenze giudiziarie o anche per evitare l'arresto, pagare una cauzione".
"Pochi minuti dopo la telefonata si presenta a casa della vittima un complice che si presenta, anche lui come carabiniere o avvocato. Lui ritira il denaro, i gioielli e si dilegua immediatamente. Importante in questo caso è ricordare che i truffatori chiamano le vittime sul numero telefonico di casa, quello di rete fissa. Bisogna stare attenti perché i truffatori non riagganciano la telefonata e quindi, solitamente, l'anziano prova a terminare la telefonata così da chiamare il parente che si sarebbe fatto male o qualche altro famigliare, ma in realtà i truffatori non hanno mai chiuso. Quando l'anziano parla, lo fa ancora col truffatore".
"Per fare una verifica è il caso di utilizzare un'altra utenza o un telefono cellulare ma anche chiedere un aiuto di un vicino".
"Un'altra tipologia di truffa è quella dei falsi dipendenti comunali, persone che fingono di essere incaricate di effettuare una sanificazione o delle misurazioni nell'abitazione dei residenti - continua -. Con questa scusa entrano nell'abitazione delle vittime e portano via tutto quello che trovano: beni, soldi, contanti, gioielli che trovano in casa".
"Altro esempio è la falsa appartenenza alle forze dell'ordine, con truffatori che affermano di dover effettuare controlli sulla autenticità di preziosi o banconote. Chiedono quindi di vederli per poi, con una scusa, scappare subito dopo".
"Oppure i falsi tecnici che si presentano come incaricati delle varie società di erogazione dei servizi che possono essere l'acqua, la luce, il gas, l'elettricità, fingendo guasti o perdite o verifiche e controlli, riuscendo quindi a entrare nella case delle vittime e con una scusa, mentre magari il complice parla con la vittima, rubarle tutto".
"Oppure i falsi amici di famiglia che convincono le vittime di essersi conosciuti in passato - conclude Belgi -, di essere dei compagni di scuola del figlio del nipote e una volta carpita la buona fede, la fiducia della vittima, li convincono o a pagare o ad acquistare beni oppure a consegnare loro delle somme per vari motivi".
IL COMMENTO
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