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Da inizio anno si sono recate fisicamente al Centro Mascherona di Genova in 470. Tra loro sono in aumento le ragazzine tra i 16 anni e i 20 anni
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di Eva Perasso



Crescono le giovanissime che si rivolgono ai centri anti violenza, ed è una buona notizia, frutto del grande lavoro da parte dei centri del territorio per fare cultura già a scuola e aiutare a riconoscere l'inizio di ogni forma di violenza contro le donne. L'8 per cento tra chi contatta il centro antiviolenza Mascherona di Genova infatti ha tra i 16 e i 20 anni. "Ogni anno abbiamo un numero crescente di donne che ci contattano, quest'anno sono già 560, e sono poi venute effettivamente in 470 - commenta a Primocanale Manuela Caccioni, responsabile del centro anti violenza Mascherona di Genova - Da anni concentriamo le nostre iniziative sui giovanissimi: il problema della violenza contro le donne è culturale, dobbiamo andare dove inizia a strutturarsi una cultura che potrebbe sfociare poi in violenza. Per questo andiamo nelle scuole di ogni ordine e grado, inizialmente gratuitamente, quest'anno anche grazie al finanziamento di Regione Liguria".

"Parlare di violenza alle giovanissime, ovviamente in mood semplice e non strutturato, è fondamentale per iniziare a sradicare questo problema culturale. Un dato importante di quest'anno è che l'8 per cento dei nostri contatti è stato fatto da giovanissime, ragazze tra i 16 e i 20 anni. Finalmente vengono al centro non solo donne che subiscono violenze strutturate magari da anni, ma giovanissime che iniziano a riflettere se la loro relazione, il fidanzato eccessivamente geloso o che controlla il cellulare, o vuole le password di tutte le app, se è veramente violenza. Quando una ragazzina inizia a capire che la sua libertà viene violata, è da lì che parte la violenza. Non parte mai con uno schiaffo, ma con degli atteggiamenti che poi porteranno anche a una violenza fisica".

E proprio per sensibilizzare tutte le atlete ad aderire a un modello di non accettazione di violenza, per il terzo anno il Centro organizza il trofeo Piccole Donne: "Un trofeo arrivato alla terza edizione organizzato da Lago Figoi alle piscine di Borzoli, partito 3 anni fa con 70 iscritte e oggi siamo a 680, tantissime in arrivo da fuori Genova e da altre regioni. L'8 marzo è la festa dei diritti e questo trofeo va a focalizzare il grande tema dei diritti delle donne, della possibilità che le donne hanno a prescindere che si svolga uno sport agonistico o non agonistico. Il trofeo Piccole donne raccoglie tutte quelle atlete non agonistiche che possono finalmente avere un riconoscimento per loro ed esporre le proprie fatiche che durante l'anno fanno nelle piscine".

"Una iniziativa bella e arricchente", continua Caccioni. Appuntamento dunque a Lago Figoi sabato 9 e domenica 10. 

Non è la sola iniziativa del centro Mascherona per l'8 marzo: Coldiretti Donne Impresa Liguria inizia una collaborazione con il Centro e nel giorno della festa della donna, dalle 9 alle 15, presso il Mercato Campagna Amica di Via del Campo, distribuirà dei fiori a tutte le donne presenti. Coi fondi raccolti "riusciremo a ristrutturare il centro nella sede di piazza Colombo", spiega la responsabile. "Grazie al finanziamento di Coldiretti possiamo fare questo restyling e così le donne troveranno un luogo bello e accogliente".

 

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