LA SPEZIA - Stop improvviso per il cantiere del biodigestore di Saliceti (La Spezia). L'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha notificato alla provincia della Spezia e alla Regione Liguria una delibera che stabilisce che "non si rileva la ricorrenza dei presupposti di legge" nella modifica del contratto di servizio per la costruzione del biodigestore "senza il previo espletamento di una nuova procedura di evidenza pubblica". L'Anac pertanto sollecita una nuova gara per affidare la realizzazione dell'opera, a pochi giorni dal sopralluogo effettuato da Regione, provincia e Iren nell'area dove è prevista la realizzazione dell'impianto.
"La modifica adottata in corso di esecuzione del contratto appare da ricondurre a carenze della progettazione degli impianti a base di gara, anche in virtù del tardivo recepimento dei criteri di dimensionamento desumibili dalla pianificazione regionale e provinciale della gestione dei rifiuti in via di elaborazione - motiva l'Autorità -. Non si rileva la ricorrenza dei presupposti di legge, per la modifica del contratto senza il previo espletamento di una nuova procedura di evidenza pubblica, non sussistendo l'asserita condizione di imprevedibilità della variante. Diamo mandato al competente ufficio, di trasmettere la presente delibera alla provincia della Spezia, per le valutazioni di competenza e l'assunzione dei possibili correttivi, rispetto alle criticità emerse in istruttoria, nonché a Regione Liguria".
Nel 2016 Iren si è aggiudicata la gara europea per realizzare a Boscalino (Arcola), un biodigestore da 23mila tonnellate di rifiuto organico per un investimento di 7 milioni e 700 mila euro, ma a seguito di una variante collegata allo stanziamento di 40 milioni di fondi Pnrr aggiuntivi alla fine dell'iter amministrativo si è trovata a gestire un progetto da 60 milioni per 60mila tonnellate di organico da trattare a Saliceti. L'Anac indica alle istituzioni che le modifiche al bando originario sono state tali da imporre l'espletamento di una nuova gara.
"Approfondiremo con gli uffici legali, ma fin d'ora riteniamo che il parere di Anac non impedisca in alcun modo la prosecuzione dei lavori di realizzazione del biodigestore di Saliceti, un'opera strategica per lo spezzino e per tutta la Liguria - hanno commentato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e il presidente della provincia della Spezia Pierluigi Peracchini -. Spiace che ci sia sempre chi ritiene di poter bloccare il Paese con ricorsi o pareri ma anche questa volta - aggiunge Toti - riteniamo che resterà deluso. Il progetto andrà avanti senza esitazioni. Va anche detto che questo parere di Anac non intacca in alcun modo la pronuncia del Consiglio di Stato che ha validato, in via definitiva, tutta la procedura regionale di autorizzazione ambientale dell'impianto di Saliceti, certificando la bontà del percorso sia dal punto di vista tecnico che amministrativo".
"In relazione alla delibera emessa dall'Anac, relativamente alla procedura di project financing riguardante la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti, biodigestore, la provincia della Spezia ha preso atto delle rilevazioni sollevate e delle indicazioni emerse - spiega Peracchini -. Alla luce dell'intero procedimento amministrativo trascorso, delle decisioni già formalizzate presso organi giudicanti, l'ente si riserva di emettere valutazioni di competenza, di adottare atti o di procedere in merito entro i termini previsti dalla procedura in essere. Siamo certi che sino ad oggi si è operato nell'interesse dei cittadini, al fine di chiudere il ciclo dei rifiuti e tutelare l'ambiente, garantendo nel contempo di non gravare con i costi sulle utenze".
IL COMMENTO
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