LA SPEZIA - Tratterà 60 mila tonnellate di rifiuti all'anno provenienti dalla provincia della Spezia e dal Tigullio il biodigestore di Saliceti nel comune di Vezzano Ligure, i cui lavori di realizzazione sono iniziato in questi giorni.
L'impianto tratta la frazione organica (Forsu) e verrà realizzato in 2 anni da Re.Cos con investimento complessivo di 69 milioni di euro. Stamani si è svolto il sopralluogo della Regione Liguria al cantiere. Sorgerà accanto all'esistente struttura Tmb, per il trattamento dei rifiuti differenziati, e si baserà su un processo naturale innescato da batteri.
Il risultato del trattamento saranno oltre 6 milioni di metri cubi all'anno di biometano che verrà destinato alla rete di distribuzione e all'autotrazione, oltre a 30 mila tonnellate annue di compost per l'agricoltura e la vivaistica. Un passaggio "decisivo per la chiusura del ciclo dei rifiuti in Regione Liguria", hanno detto il governatore Giovanni Toti e l'assessore Giacomo Giampedrone, che hanno sottolineato il contributo concesso dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica sul Pnrr per 40 milioni di euro. Presenti al sopralluogo anche il presidente dea Provincia Pierluigi Peracchini, il commissario Agenzia Regionale Ligure per i Rifiuti Monica Giuliano, l'ad Iren Paolo Emilio Signorini, il sindaco di Vezzano Ligure Massimo Bertoni e i responsabili di Re.Cos. il biodigestore sarà operativo nel 2026.
È stato ribadito che la struttura eviterà emissioni di odori all'esterno e rilascio di liquami nella vicina falda acquifera che serve gran parte della provincia spezzina. Il traffico è calcolato in 14 camion al giorno. Da anni la struttura ha incontrato la ferma opposizione di amministrazioni e associazioni ambientaliste, che hanno organizzato proteste e presentato esposti e ricorsi al Tar sull'impatto della struttura sull'ambiente e sulla salute degli abitanti della zona.
IL COMMENTO
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