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Dal report annuale sulla sicurezza: più truffe, furti e frodi informatiche, meno furti e danneggiamenti
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di c.o.

GENOVA - La Liguria si conferma una delle regioni più sicure d'Italia, anche se recenti dati evidenziano un aumento delle denunce di scomparsa, dei delitti e della violenza di genere. Questo è quanto emerge dal report annuale sull'andamento della sicurezza dell'Osservatorio regionale.

I dati, elaborati da Liguria Ricerche in collaborazione con l'Istat, sono stati presentati in Sala Trasparenza. La Liguria mostra un tasso di percezione del rischio di criminalità inferiore alla media nazionale e del Nord-Ovest, con un miglioramento del 8,1% nella percezione di sicurezza dei cittadini rispetto al 2018.

“Ormai da tre anni Liguria Ricerche, con l’importante contributo di Germana Dellepiane e Paola Dadone, supporta Regione Liguria nelle attività di analisi dei dati e dei fenomeni legati alla sicurezza e alla criminalità organizzata, al fine di delineare un quadro completo e aggiornato - sottolinea Luca Gandullia, presidente di Liguria Ricerche - L’attività di monitoraggio e di analisi proseguirà per fornire ulteriori chiavi di lettura e approfondire le tematiche di maggiore rilevanza”.

Tuttavia, ci sono segnali preoccupanti: le denunce di scomparsa sono aumentate del 18% nel 2023, così come i delitti denunciati, che hanno raggiunto quota 65 mila con un incremento del 4,4% rispetto al 2021. Il furto resta il reato più comune (37%), seguito dai danneggiamenti (17%) e dalle truffe e frodi informatiche (12%). La situazione più allarmante riguarda l'aumento del 10% nelle segnalazioni di violenza di genere tra il 2018 e il 2022.

Sul fronte della criminalità organizzata, i dati evidenziano che al 1° dicembre 2023 sono stati confiscati alla mafie 444 beni in Liguria, di cui 275 sono ancora sotto il controllo dell'Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), mentre 169 sono stati già destinati. La maggior parte di questi beni si trova nella provincia di Genova (214).

Per contrastare questo fenomeno, la Regione Liguria ha stanziato annualmente 600 mila euro e creato un apposito capitolo di bilancio per sostenere l'attività di recupero dei beni confiscati. Questo consentirà agli Enti locali di richiedere contributi anche prima che l'Anbsc decida la destinazione dei beni, facilitando così l'azione di contrasto alla criminalità organizzata sul territorio regionale.

"L'Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata rappresenta un importante strumento informativo e di monitoraggio utilizzato dall’ente regionale a supporto delle proprie attività in materia di sicurezza integrata - spiega l'assessore regionale allo sviluppo economico e alla sicurezza, Alessio Piana -, oltreché un mezzo di informazione per la cittadinanza e di promozione della cultura della legalità, con riferimento alle politiche regionali di valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata presenti sul territorio della Liguria".

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