Dalla Spezia a New York per cucinare le caserecce al pesto per i delegati Onu alla Conferenza sulle disabilità. Protagonisti alcuni ragazzi della cooperativa Luna Blu che sono volati negli Stati Uniti per realizzare molto più di un sogno. Un viaggio iniziato 15 anni fa quando un gruppo di genitori, guidati da Alberto Brunetti, ha deciso di scommettere sui propri figli e dare loro una occasione quella che la società e il mondo del lavoro non dava loro.
"Un viaggio di tre giorni a New York che ha letteralmente elettrizzato i ragazzi - racconta dagli Stati Uniti a Primocanale Alberto Brunetti amministratore della cooperativa sociale 'I ragazzi della Luna' - qualcuno lo ha dimostrato subito e qualcuno invece lo ha mostrato solo quando siamo atterrati".
"Tutti siamo consci che abbiamo vissuto un momento che nella vita capita poche volte".
"Per i genitori è un cammino partito 15 anni fa e che ci ha portato a confrontarci in un luogo prestigioso come il Palazzo di Vetro - racconta Brunetti - abbiamo portato davanti al mondo la notizia che se opportunamente seguiti e aiutati molti di loro possono ricavarsi un posto vero nel contesto di una vita sociale attiva. Quello che più conta è che con il loro lavoro possono aiutare tanti altri che non sono in grado di svolgere tali compiti".
L'occasione è stata data dalla 17esima Conferenza annuale degli Stati membri della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità alla quale partecipa anche la ministra alle disabilità, Alessandra Locatelli. L'Italia ha promosso un evento sulla cucina come ambito in cui promuovere talenti e abilità. Sei le realtà chiamate a presentarsi e a dare dimostrazione della loro attività e tra queste la spezzina "Luna blu". Nella giornata di ieri si è svolto un incontro dal titolo "Promuovere e sviluppare il talento e le competenze delle persone con disabilità attraverso la cucina italiana" nel quale i presidenti di alcune realtà del mondo del Terzo Settore che in Italia gestiscono attività di ristorazione inclusive hanno poratto la propria esperienza. Al termine dei lavori i ragazzi di Luna Blu, insieme ad altre associazioni che hanno portato avanti progetti innovativi sul fronte sociale come PizzAut, Breakcotto, Rullifood, Rurabilandia e il Tortellante, sono entrati nelle cucine delle Nazioni Unite e preparato le loro specialità per un catering a cui hanno partecipato 200 persone.
La delegazione è composta da otto ragazzi, alcuni educatori e famigliari. Ai fornelli Caterina e Lorenzo mentre in sala Pietro, Luigi, Elena, Riccardo, Sara, Michele. Pietro è un giovane capace e ironico, che svolge attività di sala: gli piace parlare col pubblico, ha sempre la battuta pronta. Luigi è un cameriere molto in gamba, per quanto più tranquillo rispetto al suo collega. Michele, di solito, sta nel retro della cucina, gli piace molto lavare i piatti. Lorenzo si occupa del laboratorio, dove si producono ravioli e pasta, così come Caterina. Sara sta in sala, mentre Elena è molto brava nel risistemare, lavare le posate e metterle da parte. Poi c’è Riccardo, il più giovane di tutti.
Solo pochi mesi, a ottobre, fa i ragazzi avevano cucinato a Roma in Senato. (LEGGI QUI) e insieme erano stati in Giappone.
A Brugnato il primo ristorante gestito da ragazzi autistici in un outlet
"Il nostro gruppo ha iniziato questo percorso tra il 2010 e 2011. Nel 2013 i ragazzi hanno, per primi in Italia, seguito un percorso serale nelle scuole alberghiere volto all'apprendimento delle modalità operative relative alla cucina e alla produzione di pasta - spiega Alberto Brunetti - è una grande impresa che vede coinvolti 50 giovani con disturbi dello spettro autistico".
"Produciamo la nostra pasta che vendiamo in alcuni centri commerciali, gestiamo nostri ristoranti, uno alla Spezia e uno presso l'outlet di Brugnato, dove ogni giorno i 20 ragazzi impegnati preparano decine di pasti sia pranzo che a cena".
Riguarda la puntata di 'People' con i ragazzi di Luna Blu
IL COMMENTO
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