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L'ex attaccante di Samp e Nazionale venerdì alle 19 per aiutare il "Porto dei Piccoli" affronterà con la squadra di migranti del Ceis, "bello essere solidali con chi ha più bisogno"
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di Michele Varì

 GENOVA - Federico Chiesa sgomma in Germania per dare forma al sogno azzurro, papà Enrico, anche lui ex azzurro ed ex Samp, invece continua a giocare a 54 anni, come farà anche venerdì prossimo su un campetto della periferia di Genova con il suo team composto da amici ed ex calciatori per aiutare i bambini fragili sfidando la squadra di terza categoria del Ceis fra cui fila ci sono tanti migranti sbarcati in Italia allenati da un ex calciatore da cuore grande come Franco Bobba.

La sfida è fissata per venerdì prossimo 28 giugno alle 19 sul campo San Carlo di via San Giovanni Verità, a Voltri.

L'ingresso sugli spalti è libero ma tutti con un'offerta potranno contribuire ad aiutare i bambini del Gaslini guardando una partita di pallone, come fanno tutti i bambini e come continuano a fare pure gli adulti come Enrico Chiesa per rimanere bambini.

Fra gli amici dell'ex bomber blucerchiato ci sono Paolo Annoni, ex Genoa, Paco Soares, ex Samp, Ciccio Pedone, anche lui ex Samp. Una squadra, il Chiesa team che da anni grazie a una rosa di 35 anici si esibisce per beneficenza, ma ora alla vigilia dell'iscrizione al campionato a sette Calcio Liguria dell'Aics di Sandro Scarrone, "un grande amico mio" rivela Chiesa.

L'ultima esibizione per beneficenza gli amici di Chiesa l'hanno disputata a Bra, per celebrare una scuola calcio, dopo quella di Voltri sono invece programmate altre gare a Forte dei Marmi, poi ancora a Genova e ad Alba.

Chiesa che nel suo prossimo futuro vede una Accademy a Genova per insegnare calcio ai bambini, non nasconde la sua attenzione ai migranti. "Dobbiamo aiutarli perchè hanno alle spalle storie di grande sofferenze".

Ragazzi che il Ceis, il Centro di Solidarietà presieduto da Enrico Costa, aiuta da sempre, anche con lo sport e con il calcio. 

"Enrico Chiesa oltre ad essere stato un grande campione - ribadisce Costa a Primocanale - è un uomo di grande sensibilità, aiutare i bambini del Porto dei Piccoli ad alleviare la malattia è un bellissimo gesto, per questo il Ceis partecipa alla gara di beneficenza con la squadra di calcio nata nel 2017 iscritta a al campionato di terza categoria e perlopiù composta da richiedenti asilo politico, ragazzi che anche grazie allo sport hanno la possibilità di integrarsi e trovare un contatto esterno con il mondo del lavoro e del sociale".

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