Attualità

Partono oggi, sabato 6 luglio. In Liguria le imprese hanno avuto un calo tra il 20 e il 30%. Durano 45 giorni, a Genova i parcheggi sono gratuiti nelle aree blu per due fine settimana
3 minuti e 39 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

 

GENOVA - "Il maltempo ha frenato i consumi, si è speso meno in abbigliamento e in Liguria le imprese hanno avuto un calo tra il 20 e il 30% ecco perché ora si spera nei saldi estivi che partiranno sabato 6 luglio (oggi, ndr) per aiutare le nostre attività". Così a Primocanale Manuela Carena presidente Federmoda Confcommercio Genova.

I saldi partono oggi, sabato 6 luglio, e durano per 45 giorni fino al prossimo 19 di agosto. E anche quest’anno, per l’avvio dei saldi estivi, sono previsti due fine settimana di gratuità per i parcheggi. Per tutta la giornata di sabato 6 luglio, quindi per l’intero fine settimana, e per il successivo weekend, l’amministrazione comunale genovese ripropone l’iniziativa di sosta gratuita in tutte le Blu Area e nelle Isole Azzurre nei posti auto su strada gestiti da Genova Parcheggi nelle vie commerciali della città.
La sosta è gratuita con l’obiettivo di garantire la piena possibilità di accesso agli esercizi commerciali sia per i genovesi sia per i turisti in città. Dall’iniziativa sono escluse le Isole azzurre balneari, in corso Italia e vie limitrofe (via Piave, via Nazario Sauro, via Righetti, via Bovio, via Minzoni, via Galli, via Campanella, via Bruno, via del Tritone).

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 92 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.

"La situazione non è rosea per niente noi abbiamo un lavoro che è molto dipendente dal meteo come altri - spiega Carena - i capricci del meteo ormai, secondo noi, non sono più da considerare un’eccezione ed è per questo che tutta la filiera della moda e Confcommercio a livello nazionale sta portando avanti un tavolo perchè tutti insieme dobbiamo capire come affrontare le conseguenze di questi cambiamenti climatici per il nostro lavoro".

La speranza è che i saldi possano essere una spinta per risollevare le vendite visto che si potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta visto che i negozi sono particolarmente riforniti a causa degli acquisti non fatti per colpa del meteo.

"Quest'anno saranno saldi particolarmente assortiti da una parte purtroppo - sottolinea Carena - ma per i nostri clienti meglio per cui avranno molta scelta che speriamo i nostri clienti apprezzeranno, noi ribadiamo come sempre che la data di inizio dei saldi è sbagliata perchè iniziano troppo presto però detto ciò se saldi devono essere che partano bene e che aiutino questa stagione a raddrizzarsi un pochettino".

L'invito è quello poi di comprare sotto casa: "Scegliere i saldi nei vostri negozi di fiducia dove, anche dove i capi che che si mettono in saldo, hanno una origine certa, mi raccomando facciamo acquisti consapevoli, sostenibili e scegliamo i nostri negozi di vicinato perché da loro siamo sicuri che riceveremo comunque un servizio di alta qualità e un trattamento assolutamente corretto".

 

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo ecco i principi base di Federmoda Confcommercio:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.