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Tanti stranieri a riempire le strutture alberghiere della Liguria nel corso di un luglio caldo e particolarmente gremito: in primis gli americani, che sono stati oltre il doppio degli italiani. Ad agosto invece, mese tipicamente nostrano per il turismo, si sente ancora una volta la crisi che ha colpito l'Italia. La speranza, per gli albergatori, è che a settembre il ritorno delle altre nazionalità possa far risalire le presenze.

"Luglio è andato bene, sui livelli dello scorso anno e ci ha permesso di riguadagnare un po' di posizioni perse a giugno, oggetto di maltempo, piogge, temperature basse. In alcune località hanno raggiungo il 27-30 per cento delle presenze contro l'11 per cento degli italiani", commenta a Primocanale Aldo Werdin, Presidente Federalberghi Liguria.

Non solo americani: "Il mercato russo che aveva raggiunto i minimi tra l'anno scorso e due anni fa, si sta riprendendo e a livello regionale si attesterà su un 4-5 per cento, in certe località è arrivato anche al 10 per cento. E' un mercato da tenere sotto controllo perché bisogna fare in modo che non facciano nocciolo duro e non prendano monopolio o dell'albergo o della località", continua il presidente degli albergatori.

Anche le novità come la riapertura della Via dell'amore portano beneficio a tutto l'indotto turistico: "Anche da parte nostra è compito promuovere sia il nostro albergo sia però la nostra località e il territorio, è un lavoro di sinergia", conferma Werdin.

Certo, agosto non inizia nel migliore dei modi. "Gli italiani stanno attraversando in piccolo periodo di crisi. Lo stiamo vedendo anche con i tedeschi. Quindi per il mese di agosto dobbiamo prendere tutto quel che ci capita, stando attenti a non perdere la clientela", commenta Werdin.

Nella speranza che settembre sia un buon mese e che possa risollevare le sorti estive, anche e soprattutto grazie agli stranieri, che ad agosto abbandonano la regione ma che a settembre sono pronti a tornare.