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Ancora pochi i Comuni che hanno fatto partire l'iter burocratico per la riassegnazione. Mare Libero: "Le proroghe sono illegittime, cittadini andate a stendere i vostri teli da mare tra i lettini degli stabilimenti"
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GENOVA - L'Antitrust ha inviato all'Anci e alla Conferenza Stato-Regioni un documento in cui spiega che non è più possibile proseguire con le proroghe delle concessioni balneari e che bisogna procedere alle gare per assegnazione le delle nuove concessioni entro la fine dell'anno (Leggi qui)

Secondo i dati forniti da Adiconsum la maggior parte dei Comuni della Liguria è però ancora indietro nel far partire l'iter. La costa ligure è formata da 64 comuni, i bandi sono già partiti a Genova, Santa Margherita, Recco e dall'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale per quanto riguarda l'area del savonese sotto proprio controllo. A breve partiranno i bandi di gara anche ad Albenga e Rapallo. Per quanto riguarda le altre zone invece si va al rilento.

Il presidente regionale di Adiconsum Stefano Salvetti denuncia la situazione: "Hanno traccheggiato con la speranza che la palla venisse rinviata ancora in tribuna". Il Consiglio di Stato infatti ha ribadito che tutte le proroghe delle concessioni demaniali marittime sono illegittime. Il governo Draghi aveva permesso le proroghe solo a quei comune che facevano partire il bando entro il 31 dicembre del 2023 e dimostravano di non poter concludere l'iter di assegnazione prima dell'avvio della stagione. "Invece molti hanno trascinato la situazione al 2024, in tutti quei casi le concessioni sono ormai nulle - spiega Salvetti che è anche referente di Mare Libero Liguria -. Per questo noi andiamo a fare le nostre azioni nelle spiagge e invitiamo i cittadini ad andare a stendere i propri teli tra i lettini degli stabilimenti. Anche se arriva la polizia locale o la capitaneria di porto questi non possono fare altro che prendere atto della situazione".

Scene, tra loro simili, che girano sempre più sui social in questa estate 2024. In Liguria gli associati di Mare Libero sono andati tra i lettini della spiaggia di Paraggi e qui hanno collocato i propri teli da mare in mezzo allo stabilimento. Altra questione poi riguarda gli indennizzi con il governo che punta al loro riconoscimento a favore dei balneari uscenti. Ma anche su questo punto il presidente ligure di Adiconsum è netto e spiega che non è possibile perché non previsto: "I balneari si appellano agli indennizzi, ma non è previsto alcun indennizzo per la fine della concessione e lo sapevano bene già dall'inizio - precisa Salvetti -. A fine concessione devono togliere tutte le cose amovibili senza indennizzi, così prevede la legge".

In Liguria poi c'è il problema delle spiagge libere. Secondo i dati di Legambiente infatti "La Liguria è la peggiore regione italiana per numero di spiagge libere in rapporto alle spiagge disponibili e la maggior parte di queste sono alla foce di torrenti e fiumi dove l'acqua del mare risulta più inquinata (Leggi qui).

"C'è da rifare un modello di turismo diverso - aggiunge Salvetti -. La nostra battaglia è quello di riuscire a ridare la libertà ai cittadini di andare al mare con spiagge dotate di servizi come succede in Spagna, Francia e non solo. È una battaglia di civiltà. Proprio per questo stiamo inviando delle lettere ai Comuni per essere ascoltati sia per la questione dei bandi che per riformulare i piani di utilizzo demaniali al fine di includere spiagge libere" conclude Salvetti.

 

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