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Si è svolta così l'esercitazione Squalo 2024, un'operazione di ricerca e soccorso nel mare di Genova dove per un'intera giornata è stato simulato il crash in mare di un aereo di linea con un centinaio di passeggeri a bordo. Ecco come è andata
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di Aurora Bottino

GENOVA - Cento volontari che hanno impersonato i passeggeri, almeno sette imbarcazioni tra cui Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri e vigili del fuoco, due elicotteri, manichini in mare a segnalare eventuali salme e tanti protocolli. Si è svolta così l'esercitazione Squalo 2024, un'operazione di ricerca e soccorso nel mare di Genova dove per un'intera giornata è stato simulato il crash in mare di un aereo di linea con un centinaio di passeggeri a bordo.

ESERCITAZIONE 

Al lavoro mezzi navali e aerei nazionali ed internazionali, sotto il coordinamento della Direzione marittima della Liguria della Guardia Costiera. È una preziosa competenza del Corpo delle Capitanerie di Porto a livello di gestione di determinati tipo di soccorso. È un'esercitazione che organizziamo ormai da quattro mesi perché è particolarmente complessa in quanto entrano in gioco sia gli aspetti nautici che aeronautici e a seguire tutta la parte dell'organizzazione terrestre coordinata dalla Prefettura Ufficio Territoriale di Governo competente, in questo caso è Genova.

Si simula l'ammaraggio di un aereo con problematiche a bordo e conseguentemente c'è l'individuazione del punto di intervento e l'attivazione di tutti gli assetti aeronavali deputati a intervenire. Quindi c'è una prima fase, con l'intervento degli elicotteri che sono quelli che arrivano prima sul posto e dopodiché un'organizzazione di un'area di ricerca. I superstiti, che sono rappresentati dai simulanti della Croce Rossa Italiana e della Guardia Costiera Ausiliaria. Loro sono stati vericellati dagli elicotteri o recuperati dalle motovedette e poi portati nel punto di sbarco, individuato nel Marina Resort di Sestri di Ponente di Genova dove è stato allestito un punto di primo soccorso. 

ORGANIZZAZIONE

Durante le riunioni di coordinamento si contavano più di 50 persone appartenenti alle varie organizzazioni, in campo ci sono stati almeno 300 uomini. 
Questa esercitazione è prevista da un accordo internazionale, il Search and Rescue Mediterranean Occidental. al quale aderiscono Francia, Italia e Spagna. Il modulo si divide in due fasi, una marittima e una terrestre. La fase terrestre viene elaborata dall'aeronautica militare, la fase marittima, che si chiama SAMAR, dalla Guardia Costiera Italiana e ogni anno viene individuata una direzione marittima diversa. È stata la prima volta per Genova.

INTERVENTO 

A terra sono stati attivati i protocolli di protezione civile previsti per un’emergenza a carattere sovra-comunale, con la costituzione in Prefettura del Centro Coordinamento Soccorsi, che ha operato in raccordo con la Sala Crisi della Capitaneria di Porto e con il Centro Operativo Comunale del capoluogo. La componente sanitaria ha allestito un posto medico avanzato presso il Marina Resort di Sestri Ponente.

I Vigili del Fuoco hanno impegnato nelle operazioni un elicottero ed un mezzo navale; la Guardia di Finanza due vedette ed un guardacoste di altura, oltre ad un elicottero. L’Arma dei Carabinieri ha impegnato una motonave con personale subacqueo.

 

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