Attualità

Le parole di Lucia Ferrari consorte del disperso e assessore all’Ambiente del Comune di Arenzano
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di Annissa Defilippi

ARENZANO - Sono parole di gratitudine, le sue. Nonostante porti il lutto nel cuore e non abbia ancora un corpo su cui piangere. Lucia Ferrari, moglie di Davide Violin e assessore alla Cultura del Comune di Arenzano, sabato scorso ha perso suo marito, verosimilmente travolto dalla furia di un rio durante un violento temporale rigenerante. A una settimana dalla scomparsa è arrivato lo stop alle ricerche da parte della Prefettura e la donna ha voluto pubblicare un messaggio sui social prima di tutto per ringraziare tutti i soccorritori che si sono adoperati in questi sette giorni e la comunità che le ha stata vicina: "La notizia della conclusione delle operazioni di ricerche è stato un colpo al cuore benché fosse ormai attesa, si apre un scenario di lunga attesa, incertezza, straniamento, difficoltà". Ma nel dolore Lucia Ferrari trova anche la razionalità per rivolgersi ai soccorritori: "Resta la consapevolezza che ogni responsabile, operatore o volontario delle operazioni si è speso non solo competenza ma anche con un partecipazione profondamente umana, solidale e generosa; ho ricevuto abbracci, strette di mano o sguardi pieni di empatia e calore". 

Il ricordo del marito

"Davide come era solito fare ha tirato fuori il meglio di tutti noi. Ha fatto casa e famiglia di un paese dove a volte tutto corre veloce. Amici e famigliari mi hanno riempito di cure e premure e continuano a farlo. La comunità mi ha dimostrato un enorme affetto". Il post della moglie, che insieme a Violin gestiva un bistrot nel comune rivierasco, continua con un messaggio di profonda umanità: "Prendiamoci cura di noi e degli altri ogni istante perché a volte un’onda può cancellare tutto in un battito di ciglia". 

"Uniti dall'amore per Davide"

"Le amministrazioni comunali di Arenzano e Cogoleto con i loro tecnici e operatori, i Vigili del Fuoco, Carabinieri, la Capitaneria di Porto, la Protezione Civile, La Croce Rossa Croce d’Oro, le dott.sse della Sipem per il supporto psicologico, le associazioni del territorio, gli amici, i parenti, le mie preziose collaboratrici, clienti, fornitori, colleghi e conoscenti, chiunque abbia messo cuore in questa tragedia che non è solo nostra. Menzionarvi tutti sarebbe impossibile. Col cuore da parte delle nostre famiglie unite dall’amore per Davide e dal dolore della sua perdita".

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