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Al Palafiumara sfide a colpi di bicellate per diventare campione d'Italia, 51 squadre, trecento giocatori fra cui il genovese campione europeo junior, l'artista poi svela che "il Doria tricolore affascina ancora, come la grande storia del Genoa"
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Si scaldano e urlano come sui campi di calcio i giocatori di subbuteo, adulti che si sfidano a colpi di bicellate come per rimanere bambini.

Per due giorni Genova è la capitale del Subbuteo tradizionale grazie al campionato italiano in svolgimento al Palafiumara che vede impegnate 51 squadre fra Serie A, B e i tre gironi della C. Tutte a sfidare le romane delle Fiamme Azzurre campioni in carica fra cui gioca anche il greco neo campione del mondo già molto calato nella parte.

Due squadre liguri: Valponte e Ligures

 

Due le squadre genovesi di serie A in gioco, la Valponte, e la Ligures dove gioca Andrea Lampugnani, uno dei Maradona liguri di Subbuteo, genovese trapiantato a Varazze ex calciatore dilettante: "C'è un'area di tiro, si gioca, il difensore fa le mosse difensive, si gioca in contemporanea, poi si arriva all'aria di tiro dove si può arrivare a tirare da fermo o con tiri in  movimento, ho iniziato a giocare negli anni '70 quando ero bambino, sino agli anni '80 ho giocato per squadre genovesi e adesso da sette/otto anni abbiamo creato questa squadra, speriamo di disputare un buon campionato". 

Genovese è anche Ragazzo Berioli, 16 anni, il campione europeo dei giovani, uno studente genovese di San Martino che gioca attaccante nel Baiardo: "Mi ha trasmesso la passione per il Subbuteo mio papà, lui ci gioca da quando era bambino...".

Qui è nato, nel '71 grazie a Parodi

Genova che, come il Genoa per il calcio, ha il primato di avere importato il Subbuteo nel '71 dall'Inghilterra, come ricorda Pietro Ielapi, presidente calabrese della Federazione Italiana Sportiva Calcio Tavolo. "Qui è nato tutto, quando nel '71 il patron Parodi ha importato il Subbuteo dall'Inghilterra, all'epoca veniva venduta nei negozi e tutti ne avevano una in casa come la Playstation adesso",

L'artista delle statuine e il mito Vialli

Un rossoblù, quello del Genoa che affascina ancora, anche se Luciano Bonardi, l'artista di Meda, nella Lomellina, a Pavia che disegna le statuine di plastica in miniatura, svela che tira di più la Samp, grazie allo scudetto e alle coppe vinte da Mancini e Vialli, diventato un mito per tutti, tanto da essere persino affiancato a Maradona.

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