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A Genova il convegno multidisciplinare sull'intelligenza artificiale e le sue potenzialità. In arrivo un osservatorio permanente sugli effetti
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di Andrea Popolano

Un convegno per analizzare a livello multidisciplinare le opportunità che offre l'iltelligenza artificiale. È quello che ha organizzato l'Università di Genova coinvolgendo docenti ed esperti del settore. Un approccio, quello che rimanda all'applicabilità dell'intelligenza artificiale, che riguarda settori quali la sanità che anche in Liguria affronta il problema delle liste d'attesa, i trasporti, i contratti e la giustizia. Lo stesso nuovo assessore al Turismo Lombardi ha parlato delle opportunità che può offrire l'IA ad esempio nella gestione del flusso turistico alle Cinque Terre. Il convegno è l'occasione per fare il punto anche sui rischi legati all'IA e cosa fare per limitarli.

A Genova un osservatorio permanente sull'IA

Un appuntamento fortemente voluto dalla professoressa Valentina Di Gregorio: "Mettere insieme i diversi settori è la grande sfida che bisogna affrontare. Per questo serve individuare dei principi comuni per regolare le innovazioni legate all'Intelligenza artificiale e alle sue applicazioni globali. L'IA porta molti vantaggi, nella sanità per esempio in tema di diagnosi e terapia ma anche sotto il profilo della riabilitazione. A Genova abbiamo la sede del dottorato nazionale di macchine intelligenti e robotica. L'obiettivo è creare un osservatorio nazionale permanente".

IA a livello europeo: "Manca attenzione sulla responsabilità civile"

La regolamentazione diventa un aspetto centrale per evitare di creare disparità. "A giugno è stato fatto a livello europeo l'IA act che però non descrive le possibili conseguenze sul piano applicativo legato ad eventuali danni, manca un'attenzione sulla responsabilità civile" spiega ancora Di Gregorio.  I casi sono tanti e riguarda ad esempio la creazione e diffusione di immagini create dall'IA sul web che riportano gesti, fatti o parole compiuti da persone o molteplicità di individui ma che in realtà non sono mai stati esplicitate da quelle persone: generate in maniera fittizia. La necessità di una regolamentazione comune a livello europeo e internazionale ha il fine di evitare di creare differenze. 

Come è messa l'Italia nell'uso dell'IA? "Non bisogna aver paura"  

Ma rispetto agli altri Paesi come è messa l'Italia in riferimento all'uso dell'IA? "L'Italia è messa abbastanza bene - spiega la professoressa Di Gregorio -, come altri nazioni è stata in parte frenata dalla paura dell'uso dell'intelligenza artificiale che in realtà dovrebbe essere rimossa perché è vero che possono esserci dei rischi ma i vantaggi saranno sicuramente superiori. Nei trasporti ad esempio l'utilizzo delle tecnologie collegate all'IA permetterà di abbassare il numero di incidenti e quindi anche i conseguenti costi sociali. L?Italia sta elaborando un disegno di legge ma certamente serve lavorare tutti assieme a livello multidisciplinare".

Impatto dell'IA nella vita di tutti i giorni

Una delle grandi paure è quella legata alla perdita dei posti di lavoro. Ma l'impatto dell'IA nella vita di tutti i giorni non sarà così drastico da sconvolgere in brevissimo tempo la quotidianità. "Sicuramente non ci sarà un impatto dirompente e drastico, vedo un'evoluzione dell'uso della IA a favore della popolazione in più settori della vita di tutti i giorni. Bisogna però lavorare tutti assieme per evitare i pericoli che porta e questo si può fare discutendo tutti assieme e prendere delle decisioni a livello internazionale" precisa Di Gregorio.

Ordine dei medici: "Serve uno sviluppo etico"

Il presidente dell'Ordine dei Medici Alessandro Bonsignore si focalizza ad esempio sulla necessità di portare avanti "uno sviluppo etico dell'IA basato sull'attenzione e regolamentazione. Per fare questo ci vuole una continua interlocuzione tra i diversi settori e le istituzioni. Nella sanità pensate ad esempio alla necessità di proteggere i dati. Se alcuni o questi finissero nelle mani di malintenzionati gli effetti potrebbero essere gravi: pensate ad esempio alle assicurazioni che vengono a conoscenza di situazioni potenziali di rischio per le persone, tenderebbero a non assicurare quelle persone. Non si può scherzare su questi aspetti, la salute è un bene prezioso". 

Miglioramenti della vita legati all'IA nella sanità

L'Ocse ha individuato una serie di elementi e situazioni che permetteranno un miglioramento del servizio sanitario grazie all'IA. L’intelligenza artificiale può analizzare grandi quantità di dati sanitari, identificando modelli e tendenze che sfuggono all’occhio umano. Ciò può portare a diagnosi più precise, trattamenti personalizzati e una migliore prevenzione delle malattie. Ma non solo, può portare anche ad un aumento della produttività degli operatori sanitari: lIA può automatizzare le attività amministrative ripetitive lasciando ai medici del tempo prezioso che può permettere loro di concentrarsi maggiormente sui propri pazienti.

Miglioramenti della vita legati all'IA nei trasporti

Miglioramenti legati all'IA anche nei trasporti, da una parte c'è lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma che riduce il numero di incidenti e migliorare il flusso del traffico. L'IA può essere usata nella gestione della viabilità per ridurre i casi di traffico congestionato analizzando i dati sul traffico in tempo reale, a quel punto gli algoritmi possono regolare i segnali stradali e reindirizzare i veicoli su strade meno congestionate. Nel trasporto pubblico possono analizzare i dati sui trasporti, biglietti venduti e regolamentare la quantità di mezzi.

 

 



 

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