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di s.i.

Le carenze di organico al Tribunale dei minori di Genova superano il 50%: è questa la denuncia del presidente facente funzioni del Tribunale per i minori di Genova Daniela Verrina insieme al capo della Procura del Tribunale minorile Tiziana Paolillo e al presidente della giunta ligure dell'Anm e presidente della sezione Famiglia del Tribunale ordinario Domenico Pellegrini. Sono molti i giudici che stanno lasciando il tribunale e che vengono sostituiti con difficoltà. Il rischio è che non si possa intervenire sui tanti procedimenti aperti. 

I dati

"I minori residenti nel distretto (che va da Ventimiglia a Massa, ndr) da censimento del 2023, sono oltre 253.000. Ad essi si aggiungono i minori stranieri non accompagnati. I numeri hanno conosciuto, fra il 2018 e il 2022, una crescita esponenziale: - spiega la presidente - benché la Liguria non sia terra di approdo, siamo passati dalle 108 procedure di tutela del 2018, alle 1.133 del 2022, ad oggi risultano pendenti circa 600 tutele". A fronte delle carenze di numeri ridotti di magistrati, sono sei i giudici più il presidente sulla carta e quattro in Procura, e di personale amministrativo, si è registrato in particolare dal covid in poi un aumento dei procedimenti e delle attività cautelari: per esempio le misure coercitive sono passate da 16 nel 2021/2022, a 52 in quello successivo con un incremento del 225%", sottolinea Daniele Verrina. 

Le richieste

La richiesta è di fare politiche di assunzione più lungimiranti, che tengano conto di questi numeri così come dei pensionamenti dei magistrati. C'è anche da evidenziare il fatto che sono aumentati i reati minorili, specialmente da dopo il Covid. "Abbiamo riscontrato soprattutto rapine e reati legati alla droga, ma anche tantissimi codici rossi, maltrattamenti, lesioni e percosse cresciuti del 21%. Ma spesso si arriva poi in udienza preliminare, che è il momento in cui si decide il destino del giovane, ben 3, 4 anni dopo", spiega Tiziana Paolillo. Non solo. Nel 2024 sono aumentati i minorenni di età inferiore ai quattordici indagati: 313 contro i 192 del 2023 con un aumento del +63%.