Attualità

L'iniziativa di Primocanale per raccontare a tutta l'Italia la verità di come si vive in Liguria a causa dei problemi delle autostrade
1 minuto e 12 secondi di lettura
di Matteo Angeli

Da qualche giorno su molti mass media nazionali e liguri sta girando lo spot e pagine pubblicitarie di Autostrade per l'Italia dal titolo "Libertà è movimento". Considerando la drammatica situazione che da anni registriamo sulle autostrade della nostra regione questa pubblicità suona come una presa in giro. Così l'editore di Primocanale, nonché senatore commissione trasporti XVII legislatura Maurizio Rossi, nei giorni scorsi ha aperto un dibattito con l'intento di far capire a tutta Italia che i liguri non sono in movimento e quindi non sono liberi, anzi prigionieri.

Il controspot di Primocanale

Da oggi, su tutti i nostri canali social e ovviamente in televisione, sarà trasmesso uno spot parodia da noi prodotto che racconta la verità di come viviamo in  Liguria: mostra code chilometriche, incidenti in aree di cantiere e una situazione da anni non più sostenibile. In Liguria non siamo liberi e nessun provi a raccontarci il contrario. E nessuno provi anche a far passare il concetto che si tratti di lavori di ammodernamento perché sono semplicemente lavori di manutenzione mai fatti prima dalla gestione Benetton. In Liguria siamo prigionieri. 

Quello spot di Autostrade che stride così tanto - Leggi anche

 

Inviate i vostri commenti

Al dibattito aperto da Primocanale possono partecipare tutti anche attraverso i nostri social e la nostra mail di . Nei prossimi giorni pubblicheremo anche le reazioni dei lettori.

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 19 Dicembre 2024

Il dibattito di Primocanale: anche la Camera di Commercio si infuria per lo spot di Autostrade

"Libertà è movimento". La pubblicità che Autostrade per l'Italia sta facendo su molti media italiani ci ha fatti sobbalzare dalla sedia perché di fatto noi liguri non siamo in movimento e quindi non siamo liberi.
Martedì 17 Dicembre 2024

Autostrade dice che i liguri non sono liberi

Scrivete a Primocanale cosa ne pensate via mail e attraverso i social e in tv