Elena ha 18 anni ed è intrappolata in un corpo di una bambina, la sua storia raccontata a 'People - Cambia il tuo punto di vista' aveva commosso e toccato molti cuori e il reel con le parole di mamma Andreea e papà Paolo ha raggiunto le 900mila visualizzazioni continuando a crescere ogni giorno e raccogliendo fondi per la ricerca per la sua malattia la mitocondriopatia geneticamente determinata (Nubpl), 24 casi al mondo di cui lei è l'unica in Italia. Elena e la sua famiglia, che raccontano attraverso l'account Instagram @ildiariodiunamammarara la loro quotidianità a 169mila followers, hanno bisogno di una nuova casa in affitto, dopo l'arrivo quest'anno di Vittoria e anche dello spazio per le apparecchiature mediche che servono per le cure e la fisioterapia di Elena ma a Genova, zona levante vicino al Gaslini, punto di riferimento della famiglia da più di 15 anni, sembra una missione impossibile. Elena, infatti, ha compiuto 18 anni lo scorso 16 marzo ma vive nel corpo di una bambina, la sua malattia rara, infatti, porta anche a una progressiva atrofizzazione di muscoli e organi.
Una casa semplice per crescere i nostri figli
"Sono mesi che stiamo cercando attraverso agenzie, passa parola, internet e annunci vari - spiegano Andreea e Paolo a Primocanale - ma sembra non ce ne siano che il mercato sia fermo, siamo una famiglia come tante e vorremmo solo una casa normale, semplice dove crescere i nostri figli. In questi 18 anni con la malattia di Elena, la difficoltà della diagnosi che è arrivata dopo 10 anni, ci siamo rimboccati le maniche e non ci siamo mai arresi superando ricoveri, diagnosi, infezioni, terapie, fisioterapie e non abbiamo intenzione di farlo ora ma una casa per noi sembra veramente introvabile".
"Non abbiamo problemi a pagare l'affitto"
"Siamo in sei, ci servono tre camere da letto e quindi almeno 120 metri quadrati possibilmente non ammobiliato e accessibile visto che Elena non può fare salite o tante scale a piedi - spiega Andreea - non abbiamo problemi a pagare l'affitto nella nostra vita non abbiamo mai saltato un mese e forniamo una dettagliata documentazione reddituale ma nonostante questo le case che abbiamo visto erano con contratti transitori, la maggioranza 12 mesi rinnovabili, e in condizioni non ottimali come se all'affittuario spettasse rimetterle a nuovo con tanto di impianto elettrico in alcuni casi ma soprattutto non adatte ai bisogni di Elena".
Uno 'straordinario' di Babbo Natale
Per la lettera a Babbo Natale è un po' tardi e la famiglia di Elena non può aspettare il prossimo Natale, la speranza è che il 2025 possa portare una casa a questa famiglia. "Nessun regalo, nessuno sconto - ci tiene a sottolineare Paolo - siamo convinti che tante famiglie vivano la nostra stessa difficoltà a trovare una casa in affitto tra richieste di affitto altissime, la paura di chi affitta e che magari in passato è rimasto fregato, ma soprattutto l'aumento di appartamenti a uso turistico per affitti brevi che ha fatto diminuire drasticamente il numero di immobili sul mercato".
I numeri dell'emergenza casa a Genova
"Più di 1600 sfratti esecutivi al Tribunale di Genova, tremila senza tetto, lo dice l'Istat, a fronte di ventimila appartamenti sfitti nel privato, e duemila nel pubblico, con un caro affitti fuori controllo, anche a causa degli affitti brevi che si stimano intorno agli 11 mila, dei quali molti nel centro storico". Sono questi gli ultimi numeri dell'emergenza casa a Genova secondo il segretario del Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) Cgil Bruno Manganaro. Avere un lavoro e uno stipendio non basta più a trovare una casa in affitto e questo vale sia per i giovani che per le famiglie che per gli anziani.
Chissà forse Babbo Natale è disposto a fare uno straordinario o qualche suo aiutante ligure ha in mente una soluzione per loro, sarebbe uno splendido regalo per questo 2025 in attesa della cura per Elena.
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IL COMMENTO
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