Sono partiti oggi e si concluderanno giovedì 16 gennaio i sopralluoghi disposti dal Dipartimento nazionale di Protezione civile nel savonese e nell’area metropolitana genovese per il riscontro dei danni al patrimonio pubblico provocati dal maltempo tra il 5 settembre e il 27 ottobre scorsi. Tra le zone più colpite, l’albenganese e la Val Bormida.
I sopralluoghi dopo la richiesta avanzata il 31 ottobre
I sopralluoghi seguono la richiesta di Stato di emergenza avanzata il 31 ottobre scorso da Regione Liguria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Dipartimento, cui sono state successivamente inviate le schede predisposte dai Comuni relative alle somme urgenze e prime emergenze provocate da esondazioni e dissesti di versante che hanno interessato strutture e infrastrutture pubbliche. La stima speditiva è di circa 100 milioni di euro di danni nei 51 Comuni colpiti in provincia di Savona.
Ecco i Comuni in cui avvengono
“I sopralluoghi, in Comuni individuati dal personale del Dipartimento, vengono svolti per una ricognizione sui danni segnalati al patrimonio pubblico – spiega l’assessore alla Protezione civile Giacomo Raul Giampedrone –. Si tratta dell’ultimo passaggio strettamente tecnico prima del riconoscimento dello Stato di emergenza che ci auguriamo possa avvenire nelle prossime settimane, con un decreto della Presidenza del Consiglio sentito il Dipartimento nazionale di Protezione civile”. Tra i Comuni interessati dai sopralluoghi, quelli di Arenzano, Vado Ligure, Albenga, Tovo San Giacomo, Quiliano, Mallare, Pallare, Cairo Montenotte, Dego, Casarza Ligure, Cogorno, Avegno e Sori.
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IL COMMENTO
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