Il nuovo depuratore di Cornigliano fornirà acqua a 250 mila genovesi. Una buona notizia per Assoutenti che però sottolinea come siano necessari interventi in tutta la Liguria. L'associazione a tutela dei diritti degli utenti a rimarcato la necessità di fare una serie di analisi degli strumenti pubblici di controllo del sistema idrico ligure a partire dagli enti di gestione di Ambito Territoriale Ottimale (EGAto). In Liguria sono 5 ma "che con la loro parcellizzazione hanno comportato una perdita di efficienza e di competenze non indifferente" spiega Assoutenti che spinge affinché si arrivi a un unico ente gestore sotto il controllo pubblico.
Ecco quanta acqua si spreca in Liguria
Il Ponente Ligure ad esempio si trova ogni estate ad affrontare l'emergenza idrica tra perdite di acqua e mancato servizio. I cittadini e i tanti turisti a più riprese si trovano in difficoltà, con i Comuni che in passato sono stati anche costretti a chiamare le autobotti. Rivieracqua ha avviato da poco un nuovo percorso. Secondo gli ultimi diffusi in Regione a causa della dispersione idrica si stima che il 40,1% dell'acqua potabile a disposizione viene sprecata. La situazione peggiore nello spezzino con il 56,4% di dispersione, poi Imperia con il 41,6% di dispersione, il 35,2% a Genova e il 34,8% a Savona.
I primi tre interventi da fare per evitare sprechi
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti sottolinea le priorità da affrontare: "La prima cosa che servirebbe fare è quello di rivedere il piano infrastrutturale per assicurare il rifornimento idrico ed eliminare le fonti di dispersione, il secondo intervento è quello di creare un efficace sistema di depurazione che purtroppo ha ampie lacune soprattutto nella riviera di Ponente. Il terzo intervento necessario che è quello di creare una corretta ripartizione delle tariffe tra famiglie, imprese, uso agricolo e commerciale"
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