
Francesco (il nome è di fantasia) ha undici anni e arriva dalla Sardegna. Primocanale lo incontra sulla grande terrazza panoramica del Santuario del Bambino Gesù di Arenzano. È timido, porta un paio di occhiali rotondi che lo fanno assomigliare non poco al maghetto più famoso al mondo, Harry Potter. I suoi occhi parlano di sogni grandi e di un mondo interiore ricco di domande, mentre i suoi coetanei immaginano il futuro tra calci al pallone e videogiochi, che senza problemi pratica anche lui, Francesco ha scelto un cammino diverso, che sorprende e incuriosisce: il seminario minore per diventare prete.
Dalla Sardegna al Santuario del Bambino Gesù di Arenzano
"È stata una meravigliosa decisione presa in assoluta serenità", racconta la mamma Paola giunta dalla Sardegna in questi giorni per trascorrere 48 ore insieme al figlio. Un passo che è nato piano, come un seme piantato nei giorni di catechismo, nelle preghiere della sera accanto alla nonna, nei racconti di quel sacerdote che, con parole semplici e profonde, sapeva accendere nei ragazzi il desiderio di qualcosa di più grande. Ma non gli manca la mamma a Francesco? "Riusciamo entrambi a gestire la lontananza - risponde lei - non ci sono problemi abbiamo imparato insieme a colmare questo vuoto naturale che si viene inevitabilmente a creare". Francesco racconta che non si è trattato di una rinuncia, per lui "è grande un'avventura spirituale", un'opportunità per capire se la chiamata che sente dentro potrà diventare la strada da percorrere.
L'ingresso in seminario
L'ingresso all'interno del Santuario del Bambino Gesù di Praga ad Arenzano è stato un giorno emozionante per Francesco, lo zaino era pieno di libri, quaderni e qualche piccola paura. Lasciare la famiglia, anche se solo per alcuni giorni a settimana, non è facile per tutti, figurarsi per ragazzo così giovane, ma il desiderio di conoscere, studiare, e conoscere nuovi compagni di vita in un ambiente dove la spiritualità è al centro di ogni giornata ha reso il passo più leggero. Alla fine dal primo saluto fatto ai genitori ne sono passati molti e molti altri, sino ad arrivare a due anni di permanenza all'interno del Santuario del bambino Gesù di Praga.
Come trascorre le giornate
Le giornate di questo ragazzo scorrono serene tra scuola, preghiera e momenti di svago con i nuovi amici. Francesco con la sue parole e le sua serenità ci fa scoprire che il seminario non è un luogo di sacrificio, ma una casa in cui si cresce insieme, dove si condivide e si impara a guardare il mondo con occhi diversi, non sa ancora se un giorno diventerà sacerdote, ma sa con certezza che questa esperienza lo aiuterà a capire meglio se stesso per il proseguo della sua vita.
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IL COMMENTO
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