KIEV - "Aiutate e supportate la popolazione ucraina, ci sono tanti bimbi che hanno perso i genitori: chi può aiutare questi bambini lo faccia" l'appello arriva direttamente da Kiev. Costantino Passalacqua è il ligure di Lerici che da oltre vent'anni vive nella capitale Ucraina.
Siamo arrivati al diciannovesimo giorno di guerra e gli attacchi russi si fanno sempre più insistenti. "E' stata una notte molto nervosa, c'è stato un attacco missilistico russo che ha colpito una palazzina residenziale, ci sono tre morti e diversi feriti. Circa 90 persone sfollate" racconta Passalacqua che fa il report sulla situazione. Lui, di professione ristoratore, prepara ogni giorno pasti per la popolazione e i soldati. "Preoccupa la situazione dell'acqua, inizia a mancare, scarseggia anche la carne e il pesce è ormai introvabile" racconta.
I tavoli per ora non hanno portato a nulla. La guerra prosegue a Kiev e nelle altre città dell'Ucraina. La resistenza della popolazione locale va avanti senza sosta. "La sensazione è che i russi vogliano allargare la guerra, basta che lancino un missile fuori dall'Ucraina in uno stato degli stati appartenenti della Nato per far trasformare il conflitto a livello a globale. Questo può essere un enorme problema" spiega Passalacqua.

Intanto la Liguria continua a mobilitarsi a favore della popolazione ucraina con aiuti, donazioni e invio di pullman per portare in Italia e ospitare i profughi che scappano dalle città sotto attacco russo. Oltre mille tra donne e bambini quelli già arrivati in Liguria (Leggi qui).
IL COMMENTO
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