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L'ultima tappa sarà una cittadina a pochi chilometri da Budapest: "Le immagini che arrivano dal fronte non possono lasciare indifferenti"
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di Linda Miante

La Croce Bianca di Savona partirà questa notte in direzione Dabas, città dell'Ungheria settentrionale, per una missione di solidarietà al popolo ucraino. A lasciare la città della Torretta saranno cinque militi della Croce savonese e due mezzi, di cui un furgone stipato di beni di prima necessità. Questa catena di aiuti ha coinvolto anche l'Unione Industriali per le spese di carburante, due supermercati e un negozio di Savona per acqua, cibo e giocattoli. A bordo anche medicinali e dispositivi medici. 

"Saremo ospiti dell'amministrazione locale. Avremo la possibilità di portare il nostro sostegno nei luoghi di accoglienza e speriamo anche di regalare un sorriso ai più piccoli. A bordo del nostro mezzo avremo inoltre alcuni posti liberi che metteremo a disposizione per qualsiasi emergenza", spiega il vicepresidente della Croce Bianca di Savona Gabriele Marino Noberasco, che ha fatto da tramite con l'amministrazione ungherese. Oltre a Marino prenderanno parte al viaggio Luca Burlando, Rino Lupo, Adriano Chiavacci e Christian Amorelli. "Le immagini che ogni giorno vediamo al telegiornale sono strazianti e non potevamo stare con le mani in mano" commentano i militi savonesi poco prima di partire per un viaggio di 12 ore. 

"Auguro buon viaggio ai militi impegnati in questa esperienza. Quello della Croce è un nuovo esempio di solidarietà e vicinanza a sostegno di chi soffre. Tutta la città si è mobilitata per accogliere i profughi e aiutare i civili in Ucraina, così come abbiamo accolto la Nazionale ucraina di nuoto sincronizzato. Questo conferma lo spirito di solidarietà che anima da sempre Savona", commenta il sindaco Marco Russo. 

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