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Monica Capra, segretario generale Cisl Scuola Liguria: "Misura non condivisa da rivedere, resta il problema del reclutamento e della precarizzazione"
1 minuto e 51 secondi di lettura
di a.p.

GENOVA - Adesione alta anche in Liguria per lo sciopero di questo lunedì 30 maggio. Stop alle lezioni e docenti e personale scolastico in piazza a Roma dove sono arrivati oltre 100 pullman da tutta Italia. A Genova manifestazione davanti alla prefettura. Alla base della protesta il contenuto del decreto sul reclutamento dei docenti. Una misura che non ha accolto il favore dei sindacati.

Allo sciopero aderiscono tutte le principali sigle sindacali: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams. Anche i sindacati liguri a Roma per la manifestazione nazionale in piazza Santi Apostoli a partire dalle 10,30. A Genova presidio regionale davanti alla prefettura in Largo Lanfranco. "Stralciare dal decreto del Governo tutte le disposizioni che invadano il campo della contrattazione; rivalutare nel nuovo contratto le retribuzioni di tutti i profili professionali; dare stabilità al lavoro e rafforzare gli organici invece di tagliarli; riconoscere la professionalità di chi lavora nella scuola come risorsa" spiegano i sindacati.

"Abbiamo un livello di precarizzazione eccessiva e scendiamo in piazza anche per la questione del reclutamento contenuta nel decreto del governo - spiega Monica Capra, segretario generale Cisl Scuola Liguria -. Il sistema di reclutamento non consente di entrare in ruolo se non attraverso il concorso ordinario o straordinario con tutte le complicazioni che si verificano e poi ci ritroviamo sempre con poco personale. Questo decreto non è stato condiviso e non porta con sé le nostre richieste".

Ma non è il solo problema che denunciano i sindacati. Il decreto "getta le basi per avviare un percorso di formazione per tutto il personale attraverso percorsi per precari, nuovi immessi di ruolo e di ruolo utilizzando risorse cha appartengono al comparto scuola tipo la carta docenti e non solo - spiega ancora Capra -. Risorse che arriveranno dai tagli di organico previsti fino al 2031 quando sono stati annunciati (a livello nazionale ndr) 10mila posti in meno per il comparto scuola in previsione del calo demografico, tutto questo per pagare i formatori dei corsi di alta formazione. Noi invece abbiamo chiesto garanzie ed estensione delle risorse. Inoltre un altro effetto della riforma è quello dei tempi lunghi della sua applicazione, dilatando i tempi e impoverisce il settore scuola" conclude il segretario generale Cisl Scuola Liguria.

 

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