GENOVA - Si sono sfidati a colpi di pestello ma solamente una è uscita vincitrice. A trionfare nell'edizione 2022 del Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio è Camilla Pizzorno, la più giovane concorrente della sfida finale, che ha convinto il palato di trenta giudici esperti con la sua salsa al pesto alla genovese.
Camilla Pizzorno, studentessa genovese di Pegli, 22 anni, ha avuto la meglio sui 9 concorrenti in gara con lei nella fase finale del torneo, tutti italiani. Era la più giovane in assoluto fra i partecipanti. Una tradizione di famiglia, tanto che il padre aveva già partecipato ad altre edizioni del campionato arrivando due volte secondo. Lei lo ha superato: "Adesso il pesto a casa lo farò solo io - ha detto al termine della premiazione -. Qual è il segreto del mio pesto? I segreti non vanno mai rivelati"
Dopo 4 anni il campionato mondiale del pesto genovese torna in presenza con la sua nona edizione. Dalla studentessa genovese di 23 anni alla nonna di 80 fino al concorrente in arrivo dal Giappone, 100 finalisti si sono sfidati a colpi di pestello.
Oltre che dalla Liguria i concorrenti arrivano da 11 regioni: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Lazio, veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Sardegna, Sicilia e Umbria ma almeno 14 arrivano dal resto del mondo come Cambogia, Camerun, Francia, Germania, Giappone, Guinea, Inghilterra, Lussemburgo, Messico, Moldavia, Olanda, Spagna è Stati Uniti e saranno per il 69% uomini e per il restante donne con un'età media di 52 anni.
Oltre il pesto c'è di più-LA NOTIZIA
La gara prende il via verso le 11,30 dopo il saluto delle autorità: dopo la riunione della giuria la premiazione del concorrente che arriva da più lontano e la decisione rispetto i dieci finalisti per l'ultima sfida.
Tante le novità quest’anno con il ritorno a palazzo Ducale, tra la presenza del robo twin del’IIT che imiterà i campioni di pesto preparando anche lui la storica salsa genovese ma anche l’incontro con la Sinu per scoprire le proprietà del pesto, ormai modello di sostenibilità e di moderna cultura alimentare. Oltre a nuovi eventi, però, torna quello che ormai da nove edizioni è il campionato mondiale del pesto genovese al mortaio con la rappresentazione di tutte le professioni: artigiani, impiegati, operai, autisti, coltivatori, manager, imprenditori, professori, studenti e anche un carabiniere sommozzatori e un giovane che di mestiere fa il chemiometra.
“Il pesto è la salsa più conosciuta al mondo dopo quella al pomodoro, quindi non possiamo parlare di un semplice condimento ma di una bandiera non solo della Liguria ma del nostro Paese, perché all’interno dello scrigno del mortaio c’è il profumo e il sapore della nostra terra, la sapienza e la tradizione italiana”. Questo il commento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che aggiunge: “Torniamo in presenza dopo anni segnati dalla pandemia e il fatto di esserci ritrovati a Palazzo Ducale per celebrale il nostro basilico è una grande vittoria. Qui oggi ci riappropriamo delle tradizioni culinarie della Liguria, celebrando un’eccellenza dell’ agroalimentare che rende speciale la nostra terra, a tratti aspra e difficile da lavorare ma per questo ancor più affascinante”.
IL COMMENTO
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