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di Elisabetta Biancalani

Da quando sei anni fa sono entrata, da madre, nell’universo scuola, ho notato ogni anno il ripetersi di una situazione che non riesco a comprendere, e mi auguro che questo commento possa invece portare chiarezza e trovare risposte da chi è competente.

Mi domando come sia possibile che, ogni santo anno, il tempo pieno per le scuole elementari inizi solo dopo due settimane e mezzo, cioè a inizio ottobre. Non riesco a capire come mai, finendo la scuola tre mesi prima, in tutto quel tempo non si riescano.a trovare gli insegnanti che è necessario trovare, non ci si accordi con i Comuni per il servizio mensa, in alcuni casi, mi dicono, per questioni economiche di risparmio.

Ci sono tre mesi di tempo, dico tre mesi e non un mese, per far quadrare i conti, riempire le caselle vuote, far sì che, se non proprio il primo giorno, almeno dopo tre giorni il tempo pieno parta. E invece no, questo non avviene, ogni anno.

Io non so di chi sia responsabilità, ma certo è che viene considerato scontato che non si parta subito con il tempo pieno, una inefficienza legalizzata: si dà per scontato che sia così e nulla fa sì che invece si riesca a farlo partire puntuale, se non il primo giorno almeno dopo i primi tre giorni, perché attenzione, la scuola almeno in Liguria, non inizia mai di lunedì, per carità, non sia mai che i bambini siano troppo scioccati o si sciupino a dover subito fare una settimana di scuola intera. Inizia sempre di mercoledì, così dopo tre giorni gli alunni sono di nuovo a casa per il weekend. Peccato che poi la vita reale (finita la scuola) vada in modo diverso quindi credo che sarebbe bene educare già a superare la “sindrome del lunedì dopo le vacanze”, ma pazienza.

Immagino mi si dirà che è colpa del Ministero, che gli insegnanti non vengono nominati in tempo e quindi non si riesce a garantire l’orario intero eccetera eccetera, ma io sto proprio chiedendo come mai in tre mesi non si riescono a fare queste cose.

Invierò questo commento al direttore scolastico regionale sperando che voglia e possa trovare dieci minuti per darmi una risposta, A me, ma anche a tutti i genitori che iscrivono i propri figli al tempo pieno perché ne hanno bisogno, non perché se li vogliano togliere dalle scatole anche al pomeriggio.

Perché due settimane e mezzo di uscita all’ora di pranzo ripeto, per chi ha bisogno del tempo pieno, significa spendere più di 100-150 euro di babysitter (sempre che tu riesca a trovare una persona che per una sola ora al giorno sia disponibile a rendere questo servizio). Se magari hai qualche parente da cui puoi mandare a mangiare il figlio accompagnato dalla baby sitter allora “te la cavi” con la cifra che ho detto, altrimenti i soldi aumentano perché devi pagare la babysitter fino all’orario in cui l’avresti preso a scuola o allo scuolabus, quindi ipotizziamo che lo scherzetto costi almeno 40 euro al giorno per 13 giorni, che fa 520 euro.


E se qualcuno che legge questo commento conoscesse qualche scuola dove invece il tempo pieno parte quasi subito, sarò grata e lieta di poter parlare con il dirigente e farmi spiegare come riesca a fare questa magia!

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