GENOVA - L'insostenibile insicurezza dei vicoli della città vecchia non smette di sorprendere: l'ultima frontiera arriva da un singolare furtarello avvenuto nei giorni scorsi, una sciocchezza che non meriterebbe neppure due righe, e però nei vicoli, abitanti e commercianti, ne parlano da giorni con grande preoccupazione e amarezza.
E' un furto di orate fresche. Due orate esposte in una delle botteghe storiche di via Canneto il Curto, una delle zone che fino a ieri note proprio per i caratteristici negozi di prossimità e per la pescivendola che richiamava l'attenzione dei clienti urlando in genovese i nomi dei pesci esposti, "acciughe, acciughe fresche".
A rubare le orate due ragazzini, poco più che adolescenti, magrebini, che si sono avvicinati al banco della pescheria mentre il pescivendolo serviva una cliente. Il commerciante, da anni titolare di quel bellissimo negozio, non aveva quasi fatto caso ai due ragazzi, consapevole che la cassa fosse al sicuro, all'interno del negozio.
La sorpresa, il furto, è stata questione di un lampo: i due giovani hanno allungato la mani sul banco, arraffando due orate e sono fuggiti fra la sorpresa generale e con il più insolito dei bottini.
"Non era mai capitato un fatto simile" ammetterà poi avvilito il pescivendolo che non ha neppure fatto denuncia.
Impossibile immaginare se le due orate saranno svendute sottobanco a qualche ristorante o cittadino (ipotesi più accreditata), o se invece i ladri le hanno rubate per cucinarle e mangiarle. Di certo questo furtarello getta ancora più ansia sui commercianti e acuisce il senso di insicurezza: "Il problema è che qui in giro ci sono troppi sbandati e pochi controlli" lamentano a Canneto, dove i reati sembrano aumentare di giorno in giorno, anche se spesso non vengono neppure denunciati, per sfiducia nelle istituzioni. Nella zona di recente ci sono anche stati un paio di furti in casa, l'unico reato sino a ieri quasi sconosciuto nei carruggi.
La buona notizia in questa storia è alla fine, in coda: il prefetto di Genova Renato Franceschelli proprio oggi ha fissato un incontro per il 19 luglio con i portavoce dei Comitati di abitanti e commercianti che da mesi chiedono una faccia a faccia per parlare di degrado e criminalità, per discutere di spaccio, aggressioni e rapine e chissà, ora, anche di quel furtarello di orate che ha gettato un velo di tristezza sul viso del pescivendolo e di tutti gli altri bottegai di Canneto.
Povero centro storico: ora rubano anche le orate sul banco del pescivendolo
1 minuto e 58 secondi di lettura
di Michele Varì
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