Che bella Genova così. Che belli i suoi vicoli pieni di gente, con gallerie aperte, mostre ovunque, bar e ristoranti pieni, giovani e meno giovani in giro a godersi qualcosa di meraviglioso. Merito della BeDesign Week che per tre giorni ha fatto vivere una buona parte del centro storico ma anche di chi ha organizzato quella gioiosa tavolata all'insegna della condivisione fra le diverse etnie e specialità che per una sera ha unito la gente di Prè, via del Campo, San Luca, e sino ad arrivare a Banchi e Canneto.
Ma andiamo con ordine. Piazza Matteotti, via San Lorenzo, via San Bernardo, via dei Giustiniani e Santa Maria di Castello trasudavano di arte e cultura grazie a mostre, dibattiti e le testimonianze di quattro archistar di livello internazionale come Michele De Lucchi, Fabio Novembre, Clara Bona e Luca Molinari.
Interessante, tra le mille iniziative, anche il Concorso Designer Under 35 – Flussi Creativi” dedicato ai giovani designer che ha visto trionfare Fragment” di Studio Sospeso, maniglie di porte realizzate con ceramica artigianale e materiale in legno di olivo colpito dal batterio xylella e poi recuperato. Bella anche il lavoro di Francesco Pio Carpentiere che ha convinto la giuria con “Terra”, mobili in acciaio composti con elementi di recupero e reti per la raccolta delle olive.
Ma sono i numeri a parlare e i numeri, di solito, non sbagliano mai. Sono stati 166 gli espositori coinvolti e 122 gli appuntamenti suddivisi tra convegni (20), eventi nel distretto (46), eventi fuori distretto (19), momenti musicali (35) e mostre (2). Più luoghi espositivi (110) tra atri di palazzi (42), attività del distretto (36) e fuori dal distretto (7), piazze (12). Ma c'è un numero che colpisce: dalla nascita del Dide Distretto del Design di Genova, nel 2017, hanno aperto ben 21 attività nella zona di piazza dei Giustiniani. Un dato che merita un approfondimento.
Se in una parte della città vecchia c'erano arte, design e ristoranti pieni gente, in un'altra migliaia di persone si sono sedute allo stesso lunghissimo tavolo per stare insieme qualche ora. Culture e etnie diverse, abitanti, esercenti e anche qualche turista: tutti attaccati senza barriere ma solo con la voglia di condividere una serata particolare. Una bellissima idea quella di un'associazione che crede nella rinascita di quella parte di città. La strada è ancora lunga ma tracciata. Che bella Genova quando è così.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci