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di Alberto Scotto

Morte di una città!

È il Centro Storico!
Quante volte ce lo siamo sentiti dire?
C'è la spazzatura in strada?
È il Centro Storico!
C'è lo spaccio?
È il Centro Storico
C'è rumore?
È il Centro Storico!
È il Centro Storico bellezza!
Zona Franca di ogni nefandezza.
O lo accetti o te ne vai
E poi quella vocina che si insinua nella mente di ogni abitante: "Te ne vuoi andare!"
Fai crescere i tuoi figli nel degrado, tu stesso accetti violazioni del vivere civile che in altre zone sono inaccettabili, vattene, vattene!"
Ma niente smuove gli abitanti da queste quattro pietre bistrattate, niente! .
Chi per virtù, chi per necessità, chi per entrambe le cose non cede e continua a resistere si accorge, col tempo, che tutte le battaglie sostenute hanno solo procrastinato la resa.
Eppure, in un sussulto di rabbia e fierezza, come un soldato in trincea senza più difese costretto alla sortita, non fugge finché non arriva la madre di tutte le armi, l'industria degli appartamenti per turisti!
Scordatevi il B&B delle vacanze all'estero con la famiglia che accoglie, serve al mattino la colazione con la torta e i biscotti fatti in casa e fa due chiacchiere sforzandosi di capire l'inglese maccheronico.
Gli appartamenti affittati ai turisti stanno al B&B come le bombe a grappolo ad un vitinio, come il gas nervino al profumo dell'erba bagnata.
È la morte della città!
Là dove non sono riusciti a portare a termine lo svuotamento e la morte della città antica amministrazioni incompetenti, soprintendenze in affanno, urbanisti distratti, speculatori ricchi e affamati, quest'industria ci va a nozze.
Un bel codice per aprire gli orridi lucchetti ovunque appesi a inferriate, tubi del gas o murati direttamente e oplà, il gioco è fatto.
Poco importa se chi affitta vive, quasi sempre, a Londra, a Milano o da qualsiasi altra parte.
Poco importa se chi affitta non ne sa niente del Centro Storico.
Poco importa se chi affitta non conosce sapori, odori, persone di queste quattro maledette pietre.
Chi affitta munge la mucca finché è in vita, non gli importa della sua salute!
Così, coadiuviato da navi da crociera mostruosamente grandi che inquinano come una città, gli affitti "mordi e fuggi" si insinuano tra vicoli e palazzi.
Promette guadagni facili e altrettanto facilmente, si dimentica delle tragiche conseguenze del suo approdo, della sua crescita.
Svuotamento del Centro Storico, a che servono gli abitanti?
Via, sfrattati!
Spazio al divertimentificio sulla terraferma, quello in mare, altrettanto invasivo il suo spazio se lo è già conquistato col "gigantismo galleggiante"
Cambiamento tragico e a senso unico del commercio con relativa invenzione di termini assurdi.
Focacceria, pesteria, a quando una belineria?
Un'orgia di cibo surreale ha fagocitato tutto il resto.
E come se non bastasse, spazio ai supermercati.
Dalla Ripa Maris, gioiello urbanistico del 1100, siamo passati alla Ripa Market, gioiello dell'incapacità amministrativa e gestionale contemporanea.
Morte di una città, vera fino al midollo, sostituita da una triste quinta scenica, finta, priva di vita.
Chissà, forse un giorno, quando anche l'ultimo abitante del Centro Storico se ne sarà andato sfrattato dall'ennesimo appartamento da mettere in affitto e dall'inquinamento degli orridi palazzi galleggianti ancorati in porto, verranno assoldate delle controfigure.
Belin, ci pagano poco, e non possiamo neanche più mugugnare.
Morte di una città!

*Alberto Scotto, abitante e portavoce Civ Banchi Genova