GENOVA - Esplode il caos a Genova per un presunto caso di schede elettorali nascoste al resto del seggio da parte della presidente e del commissario. È successo nel giorno dello spoglio, nel seggio di via Nizza, alla Foce. Come raccontato da alcuni testimoni, la donna avrebbe invalidato 5 schede elettorali, catalogando 3 come non valide e 2 come bianche. Il tutto senza dichiararlo apertamente al resto del seggio scrutinatori e rappresentanti di lista compresi, ma solamente al commissario, che pare essere il marito della stessa.
Al che è partita la contestazione dei rappresentanti, percepita dalla donna come un'aggressione, che l'ha spinta alla soluzione drastica di allontanare dal seggio tutti i 6 rappresentanti ed i 4 scrutinatori. La donna ha poi chiamato i carabinieri di Genova, senza tuttavia, come raccontato dai presenti, permettere ai militari di accedere al seggio.
Ad accorgersi del fatto più di uno dei rappresentanti: le schede sarebbero state chiuse in una piccola busta e messe da parte senza essere dichiarate non valide al resto dei presenti. I rappresentanti hanno poi preteso che le schede fossero mostrate pubblicamente, cosa sì avvenuta ma solo dopo la contestazione. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze e verbalizzato il tutto. Il conteggio dei voti è stato interrotto ed è stato richiesto la presenza di un funzionario del Comune di Genova che fungesse da arbitro per riprendere lo spoglio.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità